Sottomarina. Alessandro morto a 16 anni in moto travolto da un furgoncino, il conducente 23enne patteggia un anno e 4 mesi

Mercoledì 31 Gennaio 2024 di Roberta Brunetti
Sottomarina. Alessandro morto a 16 anni travolto da un furgoncino, il conducente 23enne patteggia un anno e 4 mesi

CHIOGGIA - Una delle tante vite spezzate sulle strade. È passato poco più di un anno e mezzo dalla morte di Alessandro Spanio, 16enne studente di Chioggia, travolto da un furgoncino in corsa mentre attraversava viale Mediterraneo, a Sottomarina, in sella alla sua moto.

Ieri, per quella morte, ha patteggiato il giovane che era alla guida dell'automezzo, S. B., 23enne di origini macedoni, cresciuto e residente a Chioggia. Un anno e 4 mesi, con la sospensione, la pena applicata dal giudice dell'udienza preliminare di Venezia, Luca Marini, dopo l'accordo raggiunto tra il pubblico ministero Giovanni Zorzi e il difensore del giovane, l'avvocato Simone Boscolo. Il giudice ha anche disposto la sospensione della patente a S. B. per un anno e 4 mesi. Presenti in udienza anche i familiari della giovane vittima, costituitisi parte civile con lo studio Simonetti. Trattative sono ancora in corso tra le parti per un risarcimento del danno.

IL TERRIBILE SCONTRO

Tragedia immensa, quella consumatasi in viale Mediterraneo, nella notte tra il 4 e il 5 luglio del 2022. Alessandro era in compagnia di amici, in sella a una "supermotard" (la categoria, in realtà, è quella dei cinquantini) che gli aveva regalato il padre da poco più di un mese. Arrivando da via Morosini, il ragazzo si era immesso in viale Mediterraneo, senza rispettare la precedenza. Qui, mentre stava attraversando la strada sulle strisce pedonali, probabilmente pensando così di essere più al sicuro, era stato centrato dal furgoncino Fiat Dobò guidato da S. B., che correva a 96 chilometri, nonostante il limite di 50 previsto in quel tratto. L'urto fu terrificante. Alessandro venne disarcionato dalla moto e sbalzato nella siepe che fa da spartitraffico sul viale per le spiagge, ma questo non bastò ad attutire la caduta. Quando arrivarono i sanitari del 118, era già morto. Mentre la sua "supermotard", atterrata sulla corsia opposta del viale, venne centrata da una seconda auto in arrivo a gran velocità, una Volkswagen Polo condotta da un altro giovane di Chioggia.

LE RESPONSABILITÀ

Inizialmente entrambi gli automobilisti erano stati iscritti sul registro degli indagati, con l'accusa di omicidio stradale. Ma i primi accertamenti sulla dinamica dell'incidente avevano escluso responsabilità da parte del giovane alla guida della Polo, la cui posizione fu archiviata. La successiva perizia concluse per un concorso di colpa: per la mancata precedenza da parte del ragazzo in moto, da un lato, e per l'elevata velocità tenuta dal giovane in auto, dall'altro. E proprio sulla base di questo concorso, ieri, accusa e difesa si sono accordati sulla pena di un anno e 4 mesi.

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