Alessandro morto in moto a 16 anni, i due ventenni correvano a 100 all'ora

Domenica 17 Luglio 2022 di Nicola Munaro
Il tratto di Viale Mediterraneo dove è accaduto l'incidente mortale costato la vita al sedicenne Alessandro Spanio
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CHIOGGIA - Viaggiavano a cento all’ora in viale Mediterraneo a Sottomarina i due ventenni chioggiotti - uno di 22 anni e uno di 21 - indagati con l’accusa di omicidio colposo per l’incidente nel quale era rimasto ucciso Alessandro Spanio, 16 anni. Il calcolo della velocità è frutto di una prima analisi da parte della polizia locale di Chioggia delle immagini che hanno ripreso l’incidente. Sarà ora una perizia tecnica più approfondita e che nei prossimi giorni verrà conferita dalla procura di Venezia a cristallizzare la prima rilevazione. Un dato - il fatto che i due mezzi, un furgoncino Fiat Doblò e un’automobile, una Volkswagen Polo, corressero a velocità elevata - che riporta gli investigatori a considerare l’ipotesi che quella in corso in viale Mediterraneo la notte tra il 4 e il 5 luglio scorso fosse una gara clandestina.


LA DINAMICA
Sul palo della luce all’incrocio tra viale Mediterraneo e via Morosini ora ci sono dei fiori.

Quello è stato il punto d’impatto tra la moto del sedicenne Alessandro Spanio (che stava attraversando la strada sulle strisce pedonali) e il furgoncino che lo ha travolto, sbalzandolo nella siepe che fa da spartitraffico sull’arteria principale per le spiagge di Sottomarina. Subito dopo era stata un’altra macchina a colpire la moto, ormai senza conducente, del sedicenne. Le telecamere di sicurezza acquisite dalla polizia locale e portate in procura hanno ripreso ogni istante. La strada era deserta, si vede la moto di Spanio arrivare all’incrocio e superarlo ma soprattutto si vedono il furgoncino e l’auto arrivare a gran velocità: il calcolo dei metri percorsi al secondo ha riportato una velocità attorno ai 100 chilometri orari: impossibile, a quel punto, evitare la due ruote del sedicenne che stava attraversando l’intersezione. Anche il luogo del ritrovamento del corpo e della moto - distanti metri dal punto d’impatto - supportano la tesi degli investigatori. Dal canto suo l’avvocato Guido Simonetti, legale della famiglia di Alessandro Spanio, sta portando avanti indagini difensive per provare a ricostruire il momento dell’impatto. Quello che famiglia e procura vogliono capire è come mai le due auto stessero correndo a folle velocità nella notte di Sottomarina. E, soprattutto, se quella velocità non fosse la ricerca di una scommessa tra i due.


STRADA PERICOLOSA
La moto sulla quale viaggiava il sedicenne gli era stata regalata dal padre un mese fa e con quella Alessandro andava a trovare gli amici, come aveva fatto anche quella sera. Una “supermotard”, viene definita, ma la categoria è quella dei cinquantini. Falciata di notte in viale Mediterrano che si conferma, a livello comunale, la strada più insanguinata.

Ultimo aggiornamento: 17:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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