Ricatti sessuali al noto docente universitario: kosovaro rinviato a giudizio

Mercoledì 24 Novembre 2021 di Roberta Brunetti
Il Tribunale di Venezia
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VENEZIA - Un cinquantenne, affermato docente universitario, che si ritrova “vittima” dell’uomo che per anni lo aveva rifornito di cocaina e con cui aveva avuto anche vari rapporti sessuali. Ebbene, proprio questi incontri, per il pusher - un quarantenne kosovaro - sarebbero diventati l’occasione per estorcere denaro al professore. Un incubo per il cinquantenne fatto di minacce, sempre più pesanti, persino di percosse subite - stando al capo d’imputazione della Procura - che alla fine lo avevano convinto a rivolgersi ai carabinieri. Ieri la vicenda è stata ricostruito davanti al giudice per l’udienza premilinare di Venezia, Luca Marini. Il pubblico ministero, Giorgio Gava, ha chiesto il rinvio a giudizio del kosovaro per le accuse di estorsione, tentata estorsione, cessione di droga e lesioni.

A difendere l’imputato, l’avvocato Antonio Alessandri, mentre il professore ha preferito non costituirsi parte civile.

Al termine dell’udienza il gup Marini ha accolto la richiesta dell’accusa rinviando a giudizio l’imputato davanti al giudice monocratico Ilaria Sichirollo. Il processo di aprirà il prossimo 8 marzo. Per ben quattro anni - sempre secondo la ricostruzione della Procura - il kosovaro avrebbe rifornito di cocaina il professore: qualche grammo di polvere bianca per qualche centinaia di euro alla volta, dal 2016 al 2019.

A complicare le cose i rapporti sessuali tra i due, che il pusher avrebbe usato come arma di ricatto, riferendo anche di aver girato un video compromettente e di essere pronto a diffonderlo. Una minaccia per estorcere denaro al docente, anche con la cattive. Il capo d’imputazione riferisce di un episodio di fine 2017, quando il professore viene picchiato dallo spacciatore. Pugni al volto che gli procurano un trauma cranico e varie contusioni. Alla fine il docente si convince a versargli 640 euro. Ma dopo poche settimane il kosovaro torna alla carica, stavolta con messaggi telefonici in cui chiede al professore altro denaro, minacciando in caso contrario di fargli del male, di bruciargli la casa... A quel punto il cinquantenne si decide a denunciare tutto. Ora, a quasi due anni di distanza, arriva il rinvio a giudizio del kosovaro che finora ha negato l’estorsione, sostenendo che i soldi ricevuti dal professore erano solo per la cocaina. Versioni che il processo dovrà chiarire.

Ultimo aggiornamento: 16:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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