Conosce un uomo su Facebook, si inviano foto osé e poi scatta il ricatto

Sabato 3 Novembre 2018 di Gianluca Amadori
Conosce un uomo su Facebook, si inviano foto osé e poi scatta il ricatto
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CHIOGGIA - Ha denunciato di essere stata vittima di un ricatto a sfondo sessuale messo in atto da un uomo conosciuto su Facebook, con il quale vi era stato scambio di fotografie e video a contenuto erotico. La vicenda, accaduta un paio di anni fa, è finita di fronte alla sezione penale del Tribunale di Venezia, davanti alla quale un quarantacinquenne di origini campane è accusato di tentata estorsione e diffamazione. Secondo la Procura di Venezia, infatti, l'uomo avrebbe minacciato di diffondere in rete una serie di immagini hard della donna, chiedendo in cambio somme di denaro per non farlo, e l'avrebbe anche diffamata inviando ad alcuni suoi amici una fotografia sotto la quale scrisse termini offensivi nei suoi confronti.
 
Il quarantacinquenne non si è presentato in aula e, di fronte al giudice Stefano Manduzio, il processo si è aperto con la deposizione della donna, che non si è costituita parte civile contro l'imputato. L'udienza si è svolta a porte chiuse per tutelare la parte offesa del reato, ed è per questo motivo che non vengono forniti nominativi, né altri elementi che possano renderla riconoscibile.
All'epoca dei fatti la donna era sposata e la coppia stava vivendo un momento di forte crisi. È per questo motivo, probabilmente, che era andata alla ricerca in Rete di un'occasione per uscire dalla routine di tutti i giorni. Su Facebook aveva stretto amicizia con un quarantacinquenne campano, e tra i due era iniziato un rapporto di messaggi, prima di carattere generale, poi sempre più intimi, fino ad arrivare ad uno scambio di immagini, alcune delle quali particolarmente spinte. L'uomo aveva deciso anche di salire in provincia di Venezia per conoscere l'amica di Facebook, e tra i due vi sarebbe stato anche un incontro. La rottura sarebbe avvenuta in un secondo momento, con la minaccia da parte del 45enne di diffondere pubblicamente le fotografie osè della donna. 
IN LACRIMENella querela si parlava di una richiesta di versamento di una somma di denaro per impedire tale diffusione; ieri nel corso dell'udienza, rispondendo alle domande rivolte dal rappresentante della pubblica accusa, dal giudice Manduzio e dal difensore d'ufficio dell'imputato, l'avv. Alessandro Lombardo, l'aspetto economico legato alla tentata estorsione non è emerso. Nel corso della deposizione la donna è scoppiata più volte in lacrime per la sofferenza nel dover ripercorrere le fasi della vicenda. Il processo proseguirà all'inizio del prossimo anno.
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