MESTRE - Per quel razzo di segnalazione, abbandonato in un cassonetto, e poi recuperato e sparato da un clochard, un bambino di appena 6 mesi aveva rischiato grosso. Colpito a una gambina, aveva riportato la frattura della tibia. Bastava una traiettoria di poco diversa e il piccolo poteva morire.
I fatti risalgono all’estate del 2012 e l’altro giorno si è chiuso il processo ai due imputati di lesioni colpose aggravate: Mauro Antonich, 60 anni di Mestre, che aveva abbandonato nel cassonetto dell’indifferenziata alcuni razzi di segnalazione nautica scaduti; e Viorel Chirilà, rumeno 36enne, che ne aveva raccolto uno e lo aveva azionato. Entrambi sono stati condannati a pene lievi.
Ultimo aggiornamento: 10 Aprile, 00:11
I fatti risalgono all’estate del 2012 e l’altro giorno si è chiuso il processo ai due imputati di lesioni colpose aggravate: Mauro Antonich, 60 anni di Mestre, che aveva abbandonato nel cassonetto dell’indifferenziata alcuni razzi di segnalazione nautica scaduti; e Viorel Chirilà, rumeno 36enne, che ne aveva raccolto uno e lo aveva azionato. Entrambi sono stati condannati a pene lievi.