Il preside del Liceo scientifico Benedetti: «Quel rapporto sbagliato tra genitori e professori»

Venerdì 14 Luglio 2023
LICEO BENEDETTI Parla il preside, dopo la promozione di una quarta con voti bassi in condotta

VENEZIA - «Sicuramente in Italia, molto più che in altri Paesi europei, la considerazione nei confronti degli insegnanti è notevolmente diminuita.

Ed è ingiustamente diminuita, perché gli insegnanti italiani meritano molto di più e non solo sul piano economico. Probabilmente in nessun Paese al mondo il caso di un alunno che spara contro un docente, come di recente è accaduto, sarebbe affrontato con la vittima quasi sulla difensiva e con lo sparatore oggetto di tutta la comprensione e le attenuanti possibili.

Come dirigente scolastico in 16 anni ho incontrato tanti tipi di genitori, ma, purtroppo, i casi negativi hanno via via assunto una risonanza decisamente prevalente rispetto alle buone pratiche. Posso dire che si sono accentuate progressivamente alcune tendenze:

  • Prendere per buona qualunque affermazione dei figli nei confronti degli insegnanti;
  • Creare canali privati di comunicazione (chat e simili) che tendono a sovrapporsi a quelli ufficiali (registro elettronico, incontri con i docenti);
  • Facilità nell’adire le vie legali /ricorsi al TAR;
  • Attaccamento ai risultati scolastici a prescindere dallo spessore culturale degli apprendimenti;
  • Immedesimazione/identificazione nei figli/studenti.

Mi piace ricordare un valente pedagogista, il prof. Trisciuzzi, che, alla domanda su quale fosse il miglior Liceo italiano giustificò la sua scelta dicendo: “Lì i genitori hanno una forte domanda di cultura e si impegnano a fornire ai figli stimoli e occasioni culturalmente significativi”.

Cosa possiamo proporre per arginare la deriva a cui stiamo assistendo?

Nella scuola dell’obbligo il patto formativo fra genitori e docenti deve diventare molto di più che una formalità: deve invece essere valutato il comportamento dei genitori nella loro collaborazione alla formazione degli studenti. Dal canto loro, le scuole devono aprirsi al Lifelong learning e proporre, come si faceva in tempi più autenticamente democratici, iniziative di formazione per i genitori.

Nel triennio delle scuole superiori, non obbligatorio, di fronte a comportamenti dei genitori che siano ripetutamente lesivi del buon andamento della scuola, il Collegio dei docenti dovrebbe avere la possibilità di respingere un’iscrizione.

In ogni caso, non è possibile continuare con questa asimmetria nel rapporto fra genitori e docenti, in cui i docenti lavorano come degli indiziati».

Michelangelo Filannino

dirigente scolastico 

Liceo Benedetti

Ultimo aggiornamento: 07:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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