A Jesolo torna la mostra dei presepi di sabbia in piazza Trieste

Martedì 14 Dicembre 2021 di Giuseppe Babbo
L'inaugurazione del presepe

JESOLO - Un'opera monumentale ma anche un forte segno di fede e speranza per il futuro.

Taglio del nastro ieri pomeriggio per la diciannovesima edizione di Jesolo Sand Nativity, il grande presepe di sabbia di Jesolo da quest'anno allestito in piazza Trieste. Alla cerimonia ha presenziato anche il Patriarca di Venezia, monsignor Francesco Moraglia, che ha benedetto il presepe e sottolineato il significato del tema di quest'anno, La sabbia dei miracoli ben rappresentati in dieci statue alle quali si aggiunge la scena della Natività. Completa l'esposizione la scultura creata per ringraziare tutto il personale impegnato in prima linea nei difficili mesi della pandemia: sanitari, volontari, forze dell'ordine, militari ma anche dipendenti delle attività di prima necessità, come ad esempio i supermercati.


UNA NUOVA OPERA

L'edizione 2021 è arricchita dal grande angelo in legno dello scultore Marco Martalar, realizzato utilizzando materiale ligneo proveniente dai boschi distrutti dalla tempesta Vaia. Al taglio del nastro hanno partecipato il sindaco Valerio Zoggia, assieme alla giunta comunale e all'ex sindaco e attuale assessore regionale Francesco Calzavara che ha ricordato l'intuizione di 19 anni fa fino all'edizione del 2018 allestita pure in Vaticano. Un percorso sottolineato anche dallo stesso Patriarca: «Jesolo è la città del sole e del mare ha commentato Moragalia - ma è anche la città del presepe fatto con la sabbia. Siamo di fronte ad un presepe che esalta il bene e il bello, che attira visitatori che possono in questo modo seguire un cammino verso la verità e il bene». Il patriarca ha anche sottolineato il senso profondo del tema scelto quest'anno: «Gli artisti hanno trasformato la sabbia in Vangelo prosegue -. Il pellegrinaggio tra le varie statue è un evento che rappresenta la misericordia di Dio in tempo di Pandemia. L'ultima statua sintetizza tutto quello che abbiamo vissuto negli ultimi mesi, con la speranza di essere arrivati al termine di questo periodo ma senza dimenticare chi, in ambiti diversi, ha aiutato chi era bloccato dal Covid e ci aiuta a guardare al futuro».


GLI ARTISTI

Quattordici gli artisti convocati quest'anno hanno lavorato modellando circa 1.000 metri cubi di sabbia. «Devo dire che tagliare il nastro del nostro famoso presepe è un onore e un'emozione ha detto Zoggia . Quest'anno, però, lo è ancora di più. È difficile pensare a un Natale a Jesolo senza il nostro presepe di sabbia. Eppure l'anno scorso abbiamo dovuto rinunciarvi, e la sua mancanza si è sentita. La cerimonia di oggi è il segno che, pur non potendo pensare che tutto sia finito, qualcosa ce lo siamo lasciati alle spalle e dobbiamo guardare avanti». Con le offerte raccolte grazie ai visitatori, saranno sostenuti vari progetti benefici internazionali ma anche le attività dello Iov. La mostra è visitabile fino al 6 febbraio, è necessario il green pass.

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