Venezia. "Rivoluzione piazza San Marco", posizionate le prime due saracinesche anti acqua alta: per giugno sarà all'asciutto

Giovedì 4 Aprile 2024 di Roberta Brunetti
Venezia. "Rivoluzione piazza San Marco", posizionate le prime due saracinesche anti acqua alta: per giugno sarà all'asciutto

VENEZIA - Hanno girato i volanti che abbassano le saracinesche in acciaio delle valvole.

Poi hanno azionato le pompe per far alzare il livello dell'acqua in arrivo dai cunicoli. E i sistemi di sbarramento - una sorta di chiaviche - hanno tenuto perfettamente. Prima prova superata, l'altro giorno, per le due valvole posizionate in Piazza San Marco, una nel sottoportico del Bacino Orseolo, l'altra nel cortile del museo archeologico a Palazzo Reale, destinate a bloccare l'ingresso dell'alta marea nella rete di cunicoli che corrono sotto ai masegni del salotto di Venezia. Per tecnici e maestranze, che ormai da un anno e mezzo lavorano nei cantieri del Provveditorato alle opere pubbliche, è stata una bella soddisfazione. Un passo in avanti importante verso la messa in sicurezza dell'intera area marciana dalle acque alte fino ai 110 centimetri (al di sopra, si sa, c'è il Mose). Obiettivo che a questo punto dovrebbe essere davvero questione di settimane: oggi sarà posizionata anche la terza e ultima valvola, per ora in modalità provvisoria, sul molo. Quindi - dopo una sospensione dei lavori per la visita e del papa e le successive festività, tra il 20 aprile e il 1. maggio - il sistema di valvole sarà automatizzato. E infine testato sul campo, in vista della prossima stagione di acque alte, che a quel punto dovrebbe lasciare all'asciutto San Marco, a rischio solo per meteo particolarmente avversi, con onde alte e forti piogge.

IL MEGA CANTIERE

Traguardo storico per il mega intervento che il Provveditorato sta portando avanti attraverso il Consorzio Venezia Nuova, con la direzione lavori di Thetis. Il primo lotto, affidato al gruppo di imprese capitanato da Salmistrari, con Rossi, Kostruttiva, Errico, è alle battute finale. Circa 8 milioni di lavori per il recupero di parte della rete di cunicoli e il posizionamento delle tre valvole destinate a bloccare la risalita delle maree. Il meccanismo è quello già in uso per il nartece e la barriera provvisoria a protezione della Basilica. In questo caso, però, essendoci più spazio, sono state utilizzate valvole più tradizionali, a ghigliottina, simili a quelle dei canali agricoli, ma ovviamente realizzate su misura, in acciaio resistente al salso. Le prove dell'altro giorno pare abbiano soddisfatto tutti. Oggi inizierà la posa anche della terza valvola, nel pontiletto di fronte al Todaro. Una collocazione provvisoria che sarà rivista con i lavori del secondo lotto, quando verrà sistemato il molo frangi-onde e un nuovo pontile dove sarà definitivamente posizionato lo sbarramento. Se ne riparlerà in autunno.

LA RIVA DA PROTEGGERE

Intanto, da maggio, si lavorerà all'automazione del sistema di valvole, dotando ognuna di motore e quadro di controllo. E nel primo lotto rientra anche la protezione della riva tra Palazzo Ducale e ponte della Paglia: la più bassa della Piazza, con i suoi 86 centimetri. Vista la particolare delicatezza del luogo, nell'impossibilità di alzare il selciato, sarà inserita una barriera in acciaio rimovibile. Le imprese contano di completare tutti questi interventi per metà giugno. E già entro il 20 aprile libereranno dal loro cantiere tutta la parte centrale della Piazza.

IL NODO GESTIONE

Uno stadio avanzato di lavori, che garantirà una prima messa in sicurezza della Piazza, ma tutta da gestire. Il sistema di valvole consentirà, infatti, di eliminare da subito le acque alte, ma servirà un accordo tra i vari soggetti per azionarle rispetto ai livelli di maree. Vista l'esperienza della barriera di San Marco, per cui la discussione sulla gestione è ancora in corso, un nodo da non sottovalutare.

Ultimo aggiornamento: 18:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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