Paura a Caorle, esplode la caldaia: grave operaio 41enne. Investito dall'acqua bollente al viso, alle braccia e alle mani

Martedì 30 Aprile 2024 di Marco Corazza
Paura a Caorle, esplode la caldaia: grave operaio 41enne. Investito dall'acqua bollente al viso, alle braccia e alle mani

CAORLE - Investito dall'esplosione della caldaia, grave un operaio di Bibione. È ricoverato al centro grandi ustionati di Verona in gravi condizioni F.M, 41 anni, che ieri pomeriggio è rimasto ferito in una cantiere a Porto Santa Margherita di Caorle.

L'uomo ha riportato ustioni in più parti del corpo tanto che i sanitari lo hanno accolto in un primo momento in codice rosso nell'hub mestrino dell'Angelo. L'allarme è arrivato al 118 quando mancavano una manciata di minuti alle 16 di ieri pomeriggio. Immediatamente dalla centrale operativa del Suem hanno attivato i sanitari del Punto di primo intervento di Caorle assieme ai colleghi di Treviso che si sono alzati in volo con Leone, l'elicottero del servizio di emergenza sanitaria. Con loro sono stati mobilitati anche i vigili del fuoco di Portogruaro, il personale dello Spisal dell'azienda sanitaria 4, che indaga sugli infortuni nei luoghi di lavoro, e i carabinieri della locale stazione diretti dal maresciallo Francesco Lambiase. Secondo una prima ricostruzione pare che l'uomo, un operaio di Bibione dipendente di una impresa, stesse lavorando a una caldaia nel cantiere di un ristorante in ristrutturazione allestito al civico 1 di via dei Vichinghi a Porto Santa Margherita di Caorle, quando all'improvviso questa è esplosa. 

LE FERITE

Nel botto il bibionese è rimasto investito dall'acqua bollente al viso, alle braccia e alle mani. Le urla sono state udite dalle altre persone che erano li vicino. Il personale sanitario, arrivato sul posto, ha trovato il 41enne cosciente nonostante le gravi ustioni. Ha deciso quindi di sedarlo per cercare di lenire i dolori provocati dalle ferite. Trasferito in elicottero, l' operaio è stato appunto inizialmente portato all'ospedale di Mestre. I medici hanno riscontrato ustioni di secondo grado per cui si è deciso per l'immediato trasferimento in un ospedale specializzato. Sempre con l'ausilio dell'elicottero il paziente è stato portato d'urgenza all'ospedale di Verona dove è stato ricoverato con prognosi riservata. I vigili del fuoco hanno messo in sicurezza l'area mentre i tecnici dello Spisal, con l' ausilio dei carabinieri, hanno avviato le indagini di rito per fare piena chiarezza sulla causa dell'incidente. Toccherà loro capire e accertare se siano state usate tutte le procedure di sicurezza previste nel cantiere. Al vaglio la stessa caldaia per appurare il motivo dell'improvvisa esplosione. Si tratterebbe comunque di investimento di acqua bollente e non di prodotti infiammabili. Tutto potrebbe essere stato causato da un malfunzionamento o da un errore nell'allacciamento. Lo stanno verificando gli investigatori dello Spisal. 

Ultimo aggiornamento: 16:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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