Sogno Palasport aliercio, le società sportive "sgomitano" per puntare al salto di categoria

Giovedì 23 Marzo 2023 di Fulvio Fenzo
MESTRE Il palasport Taliercio

MESTRE - Il “fronte” lo ha aperto quello striscione comparso domenica scorsa al PalaVega: “Una squadra, una casa: il Taliercio”. I tifosi della Gemini Mestre, squadra di basket seconda in classifica e con la prossima B Eccellenza già in tasca al pari dei playoff, chiedono un palasport dove ospitare ben più dei 400 spettatori previsti nel palazzetto di Trivignano, puntando dritto al Taliercio dove, però, è di casa la Reyer.

Un appello che ieri ha raccolto la solidarietà del Mestre Volley Center, società di pallavolo che in pochi anni ha messo in piedi una trentina di squadre che giocano in palestre dove non è ammesso l’accesso nemmeno di uno spettatore, che ha esplicitamente ricordato che «il palasport Taliercio è da sempre la casa storica del Mestre, casa del basket in primis ai tempi della serie A negli anni 70 e 80». Insomma, il mondo dello sport della terraferma ha sempre più fame di impianti dove poter giocare (e crescere): «Una situazione che abbiamo ben presente - commenta il vicesindaco ed assessore allo Sport Andrea Tomaello - , ma che è il risultato di decenni in cui non si è investito. Per questo la nostra amministrazione ha puntato sul Bosco dello Sport e sul progetto del nuovo palasport nell’area dell’ex campo Sinti di Favaro». 


SPERANZA TALIERCIO
«Nessuno può negare a chi investe nella squadra e ai cittadini che la vengono a tifare, sempre più numerosi, il diritto ad usufruire della struttura cittadina più adatta, finchè non sarà pronto il palazzetto di via del Granoturco, sufficiente però per la sola serie B e solo alla fine del 2025» ha scritto Francesco Dal Corso, sostenitore della Gemini che, senza una struttura adeguata, rischia di dover “emigrare” fuori Comune. 
Una situazione inquadrata sul Gazzettino di martedì scorso anche dal presidente biancorosso Guglielmo Feliziani: «Più che “casa nostra” il Taliercio è l’unico impianto della terraferma in grado di ospitare sport a livello professionistico o semi professionistico come il nostro. Abbiamo di fronte a noi la prospettiva di giocare i playoff per l’A2 ed è molto probabile che incontreremo avversari con tifoserie importanti al seguito: è impensabile disputare un evento così importante in un palazzetto con un solo bagno per il pubblico e una promiscuità tra sostenitori delle due squadre». 
Partite che si disputeranno in maggio e, quindi, che devono essere pianificate fin da subito, tanto che il patron della Gemini ha già incontrato venerdì scorso il vicesindaco Tomaello il quale, a sua volta, ha preso i primi contatti informali con la Reyer, la squadra del sindaco Luigi Brugnaro che ha in concessione il Taliercio, per vedere di trovare una soluzione almeno per ospitare i playoff di primavera.


SOLIDARIETÁ
«Qui si rischia di fare la fine del Calcio Mestre che fu costretto ad andare a giocare a Portogruaro...» commenta Antonio Ferretto, presidente del “Mestre Volley Center”, che ieri ha diffuso un comunicato ufficiale di solidarietà con la Gemini. «Per troppi anni la Mestre sportiva è stata dimenticata da chi comanda - ha scritto la società di pallavolo -. Non è giusto che le realtà sportive che portano avanti il nome e la tradizione di Mestre subiscano un trattamento del genere. Chiediamo che venga immediatamente creato un tavolo di lavoro fra Comune, nella persona del sindaco che confidiamo capisca la serietà della questione, e le realtà sportive che portano avanti il nome di Mestre». Realtà sportive che, nella carenza di spazi, rischiano di scannarsi tra loro per avere una palestra in più. «Abbiamo trenta squadre che giocano in nove palestre dove non possono accedere spettatori - riprende Ferretto -, con l’assurdo che da settembre ci hanno concesso la palestra del liceo Bruno, ma non possiamo ancora utilizzarla perché non ci forniscono il codice dell’antifurto. E poi c’è la palestra del parco della Bissuola assegnata ad un’altra società, ma che non la utilizza di domenica...».


TOMAELLO
«Anni fa c’era un progetto di ampliamento del PalaVega che, però, aveva attirato le critiche del vicinato che temeva problemi di traffico - interviene l’assessore Andrea Tomaello -. Anche per questo abbiamo colto al balzo l’opportunità fornita dal Pnrr per andare a realizzare il nuovo palazzetto di Favaro, al posto dell’ex campo Sinti finito di demolire nei giorni scorsi, che potrà ospitare mille persone dando sfogo non solo al Basket Mestre. Una struttura per la quale verrà predisposto un bando per la gestione, mentre per il Taliercio contiamo di sederci al più presto attorno ad un tavolo per studiare come dare ospitalità ai Playoff della Gemini». Con il passaggio di categoria i problemi si riproporranno col prossimo campionato. «Il problema è che per tanti anni non si è fatto nulla per creare strutture per le società che ambiscono a passare a livelli più alti - riprende Tomaello -. Il Volley Center è cresciuto rapidamente e gli abbiamo dato spazi in più nelle palestre, ma queste sono le strutture che abbiamo. Dovremo aspettare il Bosco dello Sport e il palazzetto di Favaro e ce la stiamo mettendo tutta, ma bisogna avere pazienza». E la “lotta” tra società per avere più strutture? «Controlliamo sempre gli utilizzi - risponde il vicesindaco -. Io stesso ogni tanto vado a farmi un giro per verificare se le società assegnatarie sono effettivamente dentro. Abbiamo scoperto qualcuno che faceva il furbo, e ne abbiamo tenuto conto per la ripartizione delle ore nell’anno successivo».
 

Ultimo aggiornamento: 07:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci