Osteria Plip, prima udienza per il crac: il passivo sfiora già un milione di euro

Giovedì 17 Febbraio 2022
Osteria Plip in via San Donà a Mestre

VENEZIA - Prima udienza di verifica dei crediti nell’ambito della procedura fallimentare della cooperativa sociale “Me.Sto.lo”, gestore dell’osteria Plip di via San Donà a Mestre, il cui fallimento è stato dichiarato lo scorso autunno dal Tribunale di Venezia.
Il compito di ricostruire la situazione della società spetta alla commercialista di Jesolo Emanuela Vigani, alla quale il giudice delegato Martina Gasparini ha affidato il ruolo di curatrice fallimentare.

La professionista ha già predisposto un progetto di stato passivo nel quale vengono elencati 63 creditori, per un totale di poco meno di un milione di euro di passivo. Ma bisognerà attendere lo stato passivo definitivo (con l’ammissione di eventuali altri creditori, o l’estromissione coloro ai quali non sono stati riconosciuti i requisiti necessari) per conoscere l’esatto ammontare dei debiti, da raffrontare all’attivo della società.

BANCHE E DIPENDENTI
Tra i creditori della cooperativa al primo posto figurano gli istituti di credito che hanno finanziato l’osteria: la Banca di credito cooperativo Pordenonese e Monsile con 331 mila euro, quasi un terzo del totale e la bresciana Banca Valsabbina, con oltre 47 mila euro. Poi figura la Rekeep, la società che gestiva le pulizie e altri servizi, che vanta 105 mila euro di fatture non pagate. L’impresa edile Mattiuzzo s è invece insinuata al fallimento vantando un creditori di 91 mila euro. Consistenti sono anche i debiti della cooperativa “Me.Sto.lo” per le bollette non pagate: 21 mila euro nei confronti di Enel; 29 mila nei confronti di Sg Energia.
Molto lunga è la lista dei fornitori dell’Osteria Plip, tra i quali figura, con più di 9mila euro, l’Agricola San Giobbe, azienda che fa parte della “galassia” imprenditoriale del sindaco Luigi Brugnaro, che è creditore di altri 6 mila euro attraverso la Reyer. E infine i dipendenti rimasti senza stipendio: in 13 si sono insinuati al fallimento per una cifra complessiva superiore ai 60 mila euro, alla quale si aggiungono i 20 mila euro reclamati dall’ex amministratore delegato della cooperativa, Maurizio Donadelli.

Ultimo aggiornamento: 14:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci