Murano. Morto l'alpinista Bruno Palma: 700 arrampicate per una vita dedicata alle montagne

Giovedì 29 Giugno 2023 di Manuela Lamberti
Bruno Palma durante un'arrampicata

MURANO - Se ne va un pezzo della storia dell'alpinismo veneziano. È scomparso nei giorni scorsi, dopo una lunga malattia, il veneziano Bruno Palma, che aveva fatto dell'amore per le montagne una delle sue ragioni di vita.

Classe 1952, assicuratore di professione, Bruno aveva girato il mondo per lavoro ma appena poteva correva a scalare le sue adorate cime insieme al fratello gemello Alessandro.

Una passione condivisa da entrambi, nata probabilmente dall'esplorazione dei luoghi dove era nata la mamma, in Lombardia, che li aveva visti avvicinarsi sin da piccoli al desiderio di toccare il cielo con un dito. E così, Bruno e Alessandro, sin dall'età di 12 anni avevano coltivato insieme la passione non per uno sport ma per una vera e propria filosofia di vita. Dopo pochi anni sono entrati a far del Gruppo Gransi di Murano e già a 18 anni erano istruttori di alpinismo del Cai di Venezia.

«Abbiamo fatto circa 700 arrampicate nel corso della nostra vita, in lungo e in larGo attraverso l'Italia, che Bruno ha interrotto solo negli ultimi anni a causa della malattia - ricorda commosso il fratello - arrampicate di tutti i generi e livelli. Il nostro è stato un alpinismo classico, con gli scarponi diciamo. Abbiamo aperto nuove vie insieme e ne abbiamo ripetuto tantissime molto impegnative. Siamo stati ovunque, dal Monte Bianco al Monte Rosa fino al Cervino». Solo la malattia è riuscita ad allontanare Bruno dalle sue cime, che sognava fin da bambino e dove, come scriveva nei notiziari del Cai, la voglia e la curiosità di salire erano grandi.

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