Comunità incredula per la morte improvvisa di Francesco, una veglia per lo studente universitario deceduto a 21 anni

I funerali si svolgeranno domani, 16 gennaio, alle 15.15 nella chiesa di San Michele Arcangelo di Mirano

Lunedì 15 Gennaio 2024 di Anna Cugini
Francesco Spadoni morto a 21 anni

MIRANO - Veglia di preghiera questa sera in ricordo di Francesco Spadoni, il miranese 21enne scomparso improvvisamente i giorni scorsi. Oggi la comunità di Mirano, alle 18.30 nel duomo, si stringerà attorno alla famiglia Spadoni per una preghiera dedicata al giovane. Mamma Lucia, papà Luca e il fratello Matteo, insieme a parenti ed amici, attenderanno poi i funerali che si svolgeranno domani, 16 gennaio,  alle 15.15 nella chiesa di San Michele Arcangelo.

Una morte improvvisa quella di Francesco, che lascia tutta la comunità incredula.

LA TRAGEDIA
Appena 21 anni, studente al politecnico di Torino alla facoltà di Design & Comunicazione, diplomato al liceo artistico di Venezia nel 2021, è stato trovato senza vita nel suo appartamento di Torino in cui viveva da solo. Gli amici non sentendolo durante la mattinata avevano inizialmente provato a contattarlo, ma con il passare delle ore, non ricevendo risposta, si erano allarmati chiamando i Vigili del Fuoco che, arrivati sul posto, avevano dovuto sfondare la parta. Una volta entrati in casa l'amara scoperta della morte di Francesco, probabilmente sopraggiunta nel sonno. Francesco aveva appena trascorso le vacanze natalizie a Mirano insieme ai familiari ed era appena rientrato a Torino per riprendere le normali lezioni all'università.

LA FAMIGLIA
La mamma Lucia è insegnante alla Scuola Primaria Azzolini di Mirano e il papà Luca lavora alla Mira Lanza. Una famiglia riservata che, dopo la notizia si è chiusa nel più stretto riserbo. «La famiglia Spadoni, che abita nel quartiere Aldo Moro, sta tentando in questi giorni di capire cosa possa essere successo, ma non si hanno ancora notizie certe», spiega Don Artemio Favaro che ha incontrato la famiglia in questo momento di dolore. «Era un ragazzo dolce e discreto, con un sorriso affabile, io lo avevo conosciuto in occasione del venticinquesimo anniversario delle nozze dei genitori, celebrate lo scorso anno», ricorda il parroco di Mirano. Francesco amava il disegno e soprattutto la poesia, passione che coltivava fin dalla giovane età, scegliendo di prendere parte anche ad un progetto editoriale "La scrittura è una necessità che ho sempre sentito il bisogno di soddisfare, fosse attraverso poesie, filastrocche o brevi racconti" si legge nella nota biografica a lui dedicata.
"Disteso nel vuoto di ciò che mi riempie, ascolto sereno l'eco del tuo canto, mondo" si legge nella sua epigrafe, poesia scritta da Francesco che la famiglia ha scelto di condividere con la comunità in ricordo del suo talento e della sua arte.
 

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