Tragedia di Mirano, morto investito a soli 12 anni. Gli ultimi giorni di Andrea Marigo: la fine della scuola e la festa di compleanno

Domenica 11 Giugno 2023 di Davide Tamiello
Andrea Marigo, morto investito mentre era in bici a Mirano

MIRANO (VENEZIA) - Andrea aveva 12 anni, l’anno prossimo sarebbe andato in seconda media alla Mazzini e ieri sera era atteso con alcuni amici della parrocchia di Campocroce a vedere insieme la partita dell’Inter. La sua vita è stata spezzata a quell’incrocio maledetto. Gli ultimi sono stati giorni di spensieratezza per lui. La fine della scuola, una festa di compleanno venerdì assieme agli amici, e poi un’altra festa con la classe.

Sotto choc i suoi insegnanti, che hanno appreso la notizia ieri pomeriggio. E ieri sera, appunto, un altro appuntamento con gli amici di sempre, per quel calcio che amava e praticava. Andrea infatti giocava nella squadra del Campocroce, storica società della frazione miranese.


FAMIGLIA CONOSCIUTA
La famiglia di Andrea è molto conosciuta in paese. Il papà Giancarlo, autotrasportatore, da volontario aiuta spesso al bar del patronato, così come la mamma Nicoletta. Una famiglia che si è sempre occupata di tante cose, motivo per cui ieri la comunità era visibilmente sconvolta. Il padre ieri è stato a lungo seduto su una sedia durante i rilievi. Il sindaco, Tiziano Baggio, è arrivato sul posto e l’ha abbracciato. «Ho cercato di stargli vicino, ma in questo momento le parole sono decisamente inutili». Il primo cittadino era scosso dal dolore. Ieri sera a Mirano c’è stata la Notte Bianca e il sindaco ha provato ad annullarla, ma non è stato possibile. Così è stato deciso di invitare tutta Mirano a 10 minuti di silenzio, sospendendo la festa. «Vorrei invitarvi, se possibile, a una preghiera per la famiglia di Andrea e per quel ragazzo che l’ha investito che sta vivendo un momento difficile», ha detto il sindaco dal palco prima di dare lo stop momentaneo alla musica e ai festeggiamenti. 


LE VOCI
Sul posto anche il presidente del Consiglio comunale ed ex assessore Gabriele Petrolito, che peraltro abita in zona. «Conosco la famiglia, sono bravissime persone, Andrea l’ho visto crescere - spiega - frequentava il patronato e la parrocchia insieme ai loro genitori. Campocroce è una comunità molto piccola, di quelle di una volta, ci conosciamo tutti. Questa tragedia è un dolore grande per tutti noi». Tanti i vicini che sono scesi in strada, ieri, per una parola di conforto al papà. 


LA SICUREZZA
E torna d’attualità il tema della sicurezza stradale in quel punto, dove c’è un limite di 40 chilometri orari. «L’incrocio - ha spiegato Baggio ieri - non è tra i più pericolosi, non è tra quelli particolarmente sotto la lente di ingrandimento. Non presenta particolari problemi di visibilità. Chiaramente l’eccesso di velocità o la distrazione giocano sempre un ruolo fondamentale in situazioni come questa. Se arrivi a 70/80 all’ora all’incrocio chiaro che può essere un problema. La visibilità c’è in questo incrocio. Il tema del graticolato romano è comunque una questione che ci preoccupa. Attenderemo ora maggiori informazioni dalle forze dell’ordine per capire cosa sia realmente accaduto». La polizia locale ha dovuto faticare non poco a tenere le persone alla larga dal luogo dell’incidente durante i rilievi: in tanti, infatti, volevano passare lo stesso nonostante ci fossero i coni a delimitare la strada chiusa. La data del funerale verrà decisa nelle prossime ore. 

Video

Ultimo aggiornamento: 12 Giugno, 07:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci