CHIOGGIA - Nadia Vianello, 79 anni, era la madre, Barbara Voltolina, 50 anni, la figlia.
COMUNICAZIONI SCRITTE
Con gli altri condomini comunicavano per iscritto, mettendo una lettera nella cassetta di posta del capo condominio e, dal padrone di casa, si facevano sentire, di quando in quando, per telefono. La vicina, aveva non solo bussato e suonato, ma anche infilato un biglietto sotto la porta, per chiedere se stessero bene e con un numero di telefono che potevano chiamare se avessero avuto bisogno di qualcosa. Nessuna risposta. Forse le due donne già allora non potevano più rispondere. Ieri mattina la vicina ha fatto l'ultima cosa che poteva fare: ha chiamato i soccorsi che hanno fatto la macabra scoperta. Madre e figlia sono state trovare riverse a terra, in un corridoio, Barbara con una ferita alla testa, compatibile con una caduta e una chiazza di vomito, Nadia con una piaga da decubito, testimonianza di una lunga permanenza letto. Verosimilmente Barbara uccisa da un malore e la madre morta per mancanza di assistenza.
CHIUSE TRA LORO
Una disgrazia annunciata, si potrebbe dire. Ma cosa ha portato le due donne ad isolarsi dal mondo? «Nadia era vedova da molti anni e viveva, fino all'anno scorso, con due figlie. Stefania e Barbara. Stefania, di due anni più giovane della sorella, è morta l'anno scorso. La madre diceva che aveva preso qualcosa che le aveva fatto male. Io ricordo solo che era molto magra. Le due donne vivevano con poco, forse solo con la pensione dell'anziana, perché Barbara aveva sì lavorato, in passato, ma non so come fosse messa economicamente». L'immagine che risulta di questa famiglia, quindi, è quella di un gruppo di donne sole che si sono progressivamente sempre più rinchiuse in se stesse, accumulando disagio e sempre più incapaci di uscirne. Ieri i vigili del fuoco, per entrare nell'appartamento al primo piano, hanno dovuto rompere una finestra. Poi hanno lasciato il posto agli agenti della polizia di Stato che hanno effettuato un sopralluogo e sgombrato, per quanto possibile, il luogo della tragedia da materiali e rifiuti che ostacolavano le operazioni. I vigili del fuoco hanno chiuso il contatore del gas, come è prassi in questi casi, l'appartamento è stato sigillato e posto sotto sequestro in attesa degli eventuali ulteriori accertamenti che la polizia scientifica potrà condurre nei prossimi giorni per cercare di capire qualcosa di più, se mai ve ne fosse bisogno, di questo dramma della solitudine.