Migranti in Veneto, la Prefettura chiede aiuto agli hotel per ospitarli

Martedì 22 Agosto 2023 di Giuseppe Babbo
Migranti in Veneto, la Prefettura chiede aiuto agli hotel per ospitarli

JESOLO (VENEZIA) - Arrivo in Veneto di migranti, la Prefettura contatta i rappresentati degli albergatori. Due gli incontri, avvenuti nelle scorse settimane, tra i vertici della Prefettura di Venezia e Federalberghi, per provare ad individuare eventuali soluzioni per ospitare i richiedenti asilo trasferiti in Veneto. O meglio, provare a individuare degli alberghi idonei ad accogliere dei rifugiati. La conferma arriva direttamente da Massimiliano Schiavon, albergatore jesolano e presidente regionale dell'associazione di categoria che, appena ricevuta la richiesta della Prefettura, ha informato i soci. Ma con una precisazione fondamentale: scartare in automatico tutte quelle strutture ricettive che si trovano in destinazioni che oggi stanno facendo il pieno con il turismo, dal mare alla montagna, passando per laghi e città d'arte.
«Nelle scorse settimane spiega Schiavon abbiamo ricevuto questa richiesta dalla Prefettura, come accade in simili occasioni abbiamo informato i nostri iscritti ma con alcuni punti fermi: escludendo gli hotel che si trovano in mete turistiche che oggi si trovano in piena stagione.

Anche gli hotel devono avere requisiti specifici, parliamo per esempio di hotel destinati ad una prossima riqualificazione ma comunque idonei all'ospitalità oppure strutture che sono chiuse ma che possono essere riaperte in tempi rapidi e appunto utilizzabili per questo scopo». A dirla tutta, le risposte ricevute non sono state molte. Anzi. «Dalle località turistiche non abbiamo adesioni prosegue Schiavon c'è stata qualche risposta da alcune strutture nell'entroterra veneto, al di fuori dai circuiti turistici. Se l'ospitalità andrà a buon fine? Non lo sappiamo, sono questioni private, tocca al singolo albergatore poi fare l'accordo con la Prefettura e fare le opportune valutazioni».


IL FLUSSO
Ma con il fenomeno degli sbarchi in netto aumento e i numeri in salita, con 865 arrivi di migranti in Veneto dal primo agosto a domenica scorsa, c'è chi teme che una volta passata la stagione, qualche albergatore possa decidere di aprire le porte delle proprie strutture. «Ripeto, siamo sempre nell'ambito di scelte private puntualizza il presidente di Federalberghi e comunque con strutture in disuso o che magari devono essere sottoposte ad un piano di recupero in futuro». Scontato in questo senso pensare anche a Jesolo, città che negli ultimi anni grazie alla presenza della Croce rossa più volte ha accolto richiedenti asilo. A sfilarsi dall'ospitalità, però, è proprio la Cri che attualmente sta ospitando 30 migranti, soprattutto donne ucraine, tutte accolte nella foresteria mentre l'immobile centrale è chiuso causa inagibilità dal 2020, ovvero da quando gli ultimi migranti provenienti dall'Africa Subsahariana lasciarono la città per raggiungere altri centri. «Non abbiamo rinnovato la convenzione con la Prefettura commenta Francesco Bosa, presidente regionale della Cri perché in autunno finalmente partiranno i lavori di restauro dell'immobile fronte mare, ormai non più procrastinabili. Viste le richieste della Prefettura e del Comune, abbiamo concesso una proroga fino al termine di settembre per le persone attualmente accolte, poi dovranno essere trovate altre soluzioni. Per noi la questione ospitalità a Jesolo si ferma qui, in Veneto per quanto riguarda l'accoglienza siamo impegnati in altre province, per esempio a Padova e Belluno».
Per il momento però il sindaco di Jesolo, Christofer De Zotti (Fratelli d'Italia), osserva con attenzione la questione: «Non ho sentori di albergatori che offriranno le proprie strutture per i migranti, da quanto mi risulta nella costa la richiesta di Federalberghi non ha avuto risposta. E immagino che sarà così anche nei prossimi mesi». Ma se gli sbarchi dovessero continuare? «Credo dice De Zotti che il modello da seguire sarà quello dell'ospitalità diffusa, con poche unità ma in tutti i comuni. Nel nostro caso, tenendo conto delle peculiarità turistiche».

Ultimo aggiornamento: 23 Agosto, 09:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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