Mestre. Maxi operazione della Guardia di Finanza in via Piave: un arresto per spaccio e 50mila euro di multa a ristoranti e bar con lavoratori in nero

Venerdì 22 Settembre 2023 di Redazione web
Maxi operazione della Guardia di Finanza in via Piave: un arresto per spaccio e 50mila euro di multa a ristoranti e bar con lavoratori in nero

MESTRE - Maxi operazione della Guardia di Finanza nel Rione di via Piave a Mestre con oltre 80 uomini, in orario serale e notturno.

OPERAZIONE IN VIA PIAVE

L’attenzione delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale sull'attività di repressione del traffico di sostanze stupefacenti e dell’immigrazione clandestina, assicurate dai Baschi Verdi della Compagnia Pronto Impiego di Marghera, ma anche su mirate attività di antiabusivismo e controllo economico del territorio, ad opera dei militari del 2° Nucleo Operativo Metropolitano di Mestre.

Nella zona della Stazione di Mestre - via Piave, con l’ausilio di 3 Unità Cinofile provenienti dal Gruppo di Tessera e il supporto di un elicottero della Sezione Aerea di Venezia, sono stati identificati circa 200 soggetti, 11 dei quali segnalati alle Autorità in quanto trovati in possesso di hashish, cocaina e marijuana.

Inoltre, a 2 soggetti di nazionalità tunisina, denunciati per attività di spaccio, sono stati sequestrati 80 grammi di hashish, 30 grammi di cocaina e oltre 700 euro in contanti.

Uno dei due, privo del permesso di soggiorno, è stato arrestato e sottoposto a processo per direttissima, al termine del quale nei suoi confronti è stata emessa la misura del divieto di dimora nel Comune di Venezia, seguito da un ordine di espulsione dal territorio nazionale.

Nel corso delle procedure di bonifica di diversi parchi e aree verdi della zona, sono stati, inoltre, rinvenuti 600 grammi di hashish abilmente nascosti tra i cespugli e in un tombino di via Torino, oltre a 2 bilancini di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi.

Nella stessa area, l’attività di polizia economico-finanziaria ha riguardato 12 negozi, tra ristoranti, mini-market, bar e strutture ricettive in via Piave, via Cappuccina e via Ca’ Marcello, noti per essere luoghi di aggregazione di soggetti con precedenti penali e di polizia: sono state contestate violazioni amministrative per oltre 50 mila euro. Sono stati individuati 8 lavoratori, perlopiù bengalesi e cinesi, impiegati in nero e in maniera irregolare e nel sequestro a danno di un soggetto di origine indiana di oltre 1.500 articoli non conformi alle disposizioni del Codice del Consumo, del valore complessivo superiore ai 10 mila euro.

Inoltre in un mini-market gestito da un soggetto di nazionalità bengalese, sono state sequestrate oltre 800 bottiglie di superalcolici, commercializzate in assenza della licenza di vendita.

IL COMMENTO DI ZAIA

«La legalità prosegue nel suo contrattacco in una delle zone a più alto rischio criminalità di Mestre. Ancora un blitz, stavolta della Guardia di Finanza, con denunce per spaccio, sequestri di droga e denaro, abbinati ad attività antiabusivismo. Grazie alle Fiamme Gialle e grazie al Prefetto Michele di Bari per come ha preso in mano una situazione pesante».

E’ questa la reazione del Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, alla nuova operazione anticrimine messa a segno nell’area di Via Piave a Mestre.

«Questo modo di operare - aggiunge Zaia - incarna alla perfezione il concetto fondamentale di presidio del territorio, che sta producendo ottimi risultati. Sono certo che si proseguirà su questa strada e rivolgo a tutti i protagonisti la mia gratitudine, che è anche quella dei tantissimi veneti e mestrini per bene».

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Ultimo aggiornamento: 16:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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