Mestre. Caos alla maxi partita di cricket da 6 ore con 500 persone. Residenti furiosi: «Fuochi d'artificio e cani che scappavano di casa. Basta!»

Martedì 1 Agosto 2023 di Filomena Spolaor
Caos al maxi torneo di cricket con 500 persone. Residenti furiosi: «Fuochi d'artificio e cani che scappavano di casa. Basta!»

CAMPALTO - Cresce la comunità bengalese in città, “esplode” il gioco del cricket ed ora il torneo, simbolo di integrazione, deve fare i conti con le lamentele dei residenti. È successo a Campalto, dove domenica nel campo “Venezia Cricket Ground” di via Chiarin si è disputato il torneo organizzato dall’associazione “Giovani per l’Umanità”, cui hanno partecipato quasi cinquecento persone.

Se si sperava che l’installazione di bagni chimici e la collocazione di cestini adeguati potessero prevenire le critiche degli anni scorsi, in questi giorni sui social network sono piovuti commenti negativi. Gli abitanti della zona non hanno gradito i rifiuti abbandonati lungo la strada, i rumori prodotti durante la partita (si sarebbero protratti fino a tarda sera), i fuochi d’artificio. E c’è anche chi racconta di qualche auto colpita da una palla. 

IL TORNEO

Domenica si è giocata la finale del torneo, vinta dalla squadra di Mestre “Bhairab Cricket Ekadosh”. A Campalto sono arrivati tifosi da diverse province venete del Veneto per una partita che, iniziata alle 16, si è conclusa verso le 22 con il lancio di fuochi d’artificio. Ma i residenti non hanno gradito la festa. «Mi rivolgo a questa pagina per segnalare con dispiacere – ha scritto una cittadina sulla pagina Facebook “Campalto online” - come la situazione in parco Chiarin legata alle partite di cricket, stia sfuggendo di mano di weekend in weekend. Invito gli amministratori ad un sopralluogo al lunedì mattina, dove potranno notare l’enorme quantità di lattine e plastica di vario genere distribuite lungo la via e fino alla fermata della autobus di via Sabbadino». La donna commenta anche “le esultanze che perdurano per 8-9 ore al giorno” e scrive che “più volte nei nostri giardini, in via dei Certosini, arrivano dal cielo palle da cricket”. L’apice del disagio: «Quando il torneo si è concluso con tanto di fuochi d’artificio e cani in panico scappati dalle loro case». Anche sulla bacheca “Noi di Campalto” si segnalano “partite di cricket che iniziano in tarda mattinata e senza soluzione di continuità si protraggono fino a sera inoltrata. Il tutto condito da urla di esultanza, canti e trombette, l’immancabile commento del cronista a tutte le ore”. E ancora: «I botti dei fuochi d’artificio che hanno mezzo ucciso il mio cane per la paura». 

INTERVENTI PER I DISAGI

Marco Bellato, presidente della Municipalità di Favaro, era presente al torneo, di cui parla come “un veicolo di rispetto, integrazione culturale e razziale”. «Per rimediare alle lamentele di anni fa - spiega -, quest’anno sono stati installati i bagni chimici. Per lattine e rifiuti abbandonati, farò in modo che non si verifichino simili fatti e non ci siano disturbi per la cittadinanza. Sui fuochi di artificio, credo che una volta all’anno si possano sopportare». «Oltre ai cestini intorno al campo – dichiara Prince Howlader, presidente dell’associazione “Giovani per l’umanità” – ogni dieci metri avevo collocato dei sacchetti. A tarda notte non abbiamo avuto modo di raccogliere ciò che non si poteva vedere. Abbiamo deciso di concludere la festa con fuochi di artificio. E se ogni tanto esce la palla, posizioneremo una rete alta». 

Ultimo aggiornamento: 07:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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