Tragedia di Mestre. Cavalcavia ai raggi X, si indaga sul varco: segata anche una parte di guardrail

Mercoledì 6 Dicembre 2023 di Roberta Brunetti
Tragedia di Mestre. Cavalcavia ai raggi X, si indaga sul varco: segata anche una parte di guardrail

MESTRE - Tre ore passate a misurare quel maledetto guardrail, a segarne una parte (il montante piegatosi nell'impatto con l'autobus, poi precipitato nel vuoto), a recuperane un'altra porzione rimasta incastrata sotto la carcassa del mezzo. Continua il lavoro dell'ingegner Placido Migliorino, il dirigente del ministero dei Trasporti a cui la Procura di Venezia ha affidato la consulenza che dovrà chiarire il ruolo giocato dalle condizioni stradali del cavalcavia superiore - con il suo guardrail vecchio e "bucato" - nella strage del 3 ottobre scorso.

Dopo i due sopralluoghi del 25 ottobre e del 9 novembre, Migliorino è tornato ieri a Mestre per raccogliere ulteriori elementi utili alla sua ricostruzione dell'incidente, in cui hanno perso la vita 21 persone e altre 15 sono rimaste ferite. Per quasi due ore l'ingegnere si è trattenuto sul cavalcavia, nel punto dove l'autobus ha infilato il varco del guardrail ed è così precipitato. Qui, nei precedenti sopralluoghi, aveva già prelevato alcune porzioni di guardrail. Ieri si è portato via l'intero montante che si era piegato sotto il peso del mezzo. Il sopralluogo è poi proseguito nell'ex mercato ortofrutticolo di via Torino, dove è sotto sequestro la carcassa dell'autobus. Migliorino ha prelevato un altro pezzo del guardrail precipitato con il mezzo e rimasto incastrato sul fondo.

CONSULENZA FONDAMENTALE

Elementi utili a testare la tenuta della protezione stradale. Accertamenti accurati per quella che viene ritenuta una consulenza fondamentale dell'inchiesta. Indipendentemente da quel che ha causato lo sbandamento del mezzo (un malore dell'autista o un guasto del mezzo), è stato il vecchio varco di servizio a facilitare la caduta. Ed ecco l'importanza di valutare con attenzione le condizioni stradali, lo stato del vetusto guardrail, la normativa in materia di messa a norma dei dispositivi di sicurezza. Il fatto che la Procura abbia, da qualche giorno, iscritto sul registro degli indagati anche il dirigente dei Lavori pubblici del Comune, nonché responsabile della manutenzione di questa strada, l'ingegner Simone Agrondi, rafforzerebbe, a detta di molti, proprio questo filone dell'inchiesta. Gli altri tre indagati, fin dall'inizio, sono i due funzionari dipendenti in linea gerarchica da Agrondi, responsabili rispettivamente del settore Viabilità e delle manutenzioni, Roberto Di Bussolo e Alberto Cesaro; nonché l'amministratore delegato della società La Linea, Massimo Fiorese, proprietaria dell'autobus.

PRESENTI & ASSENTI

Al sopralluogo di ieri hanno partecipato i consulenti delle varie parti. In tutto una decina i tecnici, più qualche avvocato in rappresentanza dei primi tre indagati e delle parti offese. Stavolta non c'era il pubblico ministero titolare del fascicolo, Laura Cameli. E non c'era nemmeno il legale di Agrondi, che ha scelto di non nominare un proprio consulente. Forse una scelta strategica, a fronte di una nomina definita «tardiva». Per depositare la sua consulenza Migliorino ha tempo fino al 24 febbraio. Ma l'attesa è anche per le altre consulenza in corso che potrebbero riservare qualche novità già prima delle vacanze natalizie. A giorni dovrebbero arrivare i risultati delle analisi informatiche sul cellulare dell'autista del bus, Alberto Rizzotto, tra le vittime del tragico volo, e sulle scatole nere del mezzo. Per il 21 dicembre è fissato anche un nuovo incontro tra consulenti medici sulle presunte anomalie riscontrate nel cuore dello stesso Rizzotto.

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