La crisi del commercio: due negozi storici calano le serrande e donano tutto all'ipermercato solidale

Giovedì 14 Settembre 2023 di Filomena Spolaor
L'ipermercato solidale di Mestre

MESTRE - Due pezzi di storia. Due negozi di Carpenedo hanno chiuso e hanno donato mobilio, attrezzature e capi di vestiario al Centro di Solidarietà Papa Francesco. Gesti di umanità che Edoardo Rivola, presidente dell'associazione "Il Prossimo" e vicepresidente della fondazione Carpinetum, anima del polo che ogni giorno accoglie tra le 600 e le 770 persone agli Arzeroni, ha voluto raccontare con un sentito ringraziamento in un articolo sul settimanale "L'Incontro".

GIÙ LE SERRANDE
La ferramenta Longo di via Trezzo, dopo oltre 60 anni ha chiuso una settimana fa. Alla morte di Silvano nel 2020, il figlio Maurizio aveva continuato l'attività. «Il negozio a Carpenedo - racconta - era diventato un punto di riferimento del quartiere: si trovava un po' di tutto, dal casalingo all'attrezzattura per il piccolo artigiano e operaio. Nel corso del tempo la bottega si è ingrandita. Mio padre ha avuto un problema fisico, nel marzo del 2020 se n'è andato e sono subentrato io. Un po' per la presenza dei centri commerciali, per Amazon e le pratiche burocratiche, è stato sempre più difficile gestire il negozio. Ho tentato di rilanciarlo, ma poi ho deciso di gettare la spugna».
Una scelta dolorosa per Maurizio, dovuta soprattutto al fatto che la gente oggi preferisce i centri commerciali. «I tre negozi storici di Mestre - ricorda - sono la ferramenta Michieletto a Favaro, quella di Giampietro Vianello in via Ca' Rossa e di mio padre in via Trezzo.

Credo che una delle cause per cui la gente va in centro commerciale è anche che i parcheggi sono gratuiti».

LA DONAZIONE
Dall'apertura del Centro di solidarietà Papa Francesco la ferramenta Longo è sempre stata un suo fornitore per tutte le piccole necessità. Dopo il periodo del "Liquida tutto", Maurizio ha deciso di donare il materiale rimanente. «Abbiamo ritirato tutto per la casa spiega Rivola - attrezzature per piccoli lavori, mobili e casalinghi». Lo scorso maggio, dopo 60 anni, ha chiuso anche la merceria Pavan di Carlo Dei Rossi, all'angolo tra via Ca' Rossa e via Tevere. È stato uno dei negozi storici di Carpenedo, dove si trovava abbigliamento da uomo e donna, compreso l'intimo. «Ancor prima di maturare la decisione di chiudere - dice Rivola - Carlo ci aveva donato scaffalature che abbiamo utilizzato nel settore abbigliamento. Con la chiusura ci ha dato anche una parte del materiale rimasto in magazzino, in particolare pantaloni, maglioni, camicie, calzini e biancheria intima».
Carlo e Maurizio rappresentano professionalità che chiudono l'attività e anche se vanno in pensione, non possono "stare a casa senza fare niente" a giudizio di Rivola. «Per loro - conclude il presidente - le porte saranno sempre aperte per fare i volontari. Oggi si fa fatica a trovare l'idraulico, l'imbianchino, il falegname. Ho intenzione di riattivare questi vecchi lavori, intercettare chi è senza occupazione e insegnarli».
 

Ultimo aggiornamento: 15 Settembre, 09:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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