"Porte di Mestre", negozi chiusi: nel centro commerciale 50 su 120 hanno abbassato le serrande

Domenica 18 Ottobre 2020 di Elisio Trevisan
"Porte di Mestre", negozi chiusi: nel centro commerciale 50 su 120 hanno abbassato le serrande
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MESTRE Ormai non c'è più traccia di Auchan, tranne che in qualche sbiadito cartello pubblicitario lungo le strade della zona Aev Terraglio e in centro a Mestre, ora è Conad che comanda nel grande edificio di fronte al Terraglio Uno, il palazzo giallo che è stato il primo insediamento di quell'area.

Anche Conad, però, chiuderà, solo temporaneamente per un mese, ma lo farà. Ha aperto i battenti dell'ipermercato interno al centro appena dieci giorni fa ma è un'apertura che serve a traghettare la struttura fino a dopo le Feste natalizie perché, passato Capodanno, a metà gennaio, l'esercizio tornerà appunto a chiudere i battenti perché verrà ristrutturato e ammodernato secondo i criteri del commercio più attuali. Resterà chiuso un mese, e a metà febbraio riaprirà completamente rinnovato.


IL PRIMO PASSO

E sarà solo il primo passo dell'operazione complessiva pensata per ridare appeal all'intero centro commerciale alle porte nord di Mestre che ormai ha oltre vent'anni di vita sul groppone essendo stato inaugurato il 19 settembre del 1995. E dovrà essere un rinnovamento profondo perché Lando, a poche centinaia di metri in linea d'aria, sta correndo per costruire il suo nuovo ipermercato proprio a ridosso della rotatoria Castellana della tangenziale. E anche perché l'intera galleria commerciale che, oltre a Conad, ha spazio per 120 negozi di ogni genere sistemati su due piani, al piano superiore è quasi completamente vuota, con le serrande abbassate, sia quelle dell'ex Auchan (che sopra il supermercato alimentare ospitava casalinghi, abbigliamento, elettrodomestici ed elettronica), sia quelle delle altre attività. Complessivamente su 120 spazi per negozi ormai sono una cinquantina quelli che hanno chiuso i battenti rendendo la parte superiore un deserto intervallato da qualche luce accesa che indica la presenza di un eserczio commerciale aperto.

Ecco perché il consorzio Conad non sarà da solo nell'opera di rinnovamento della struttura ma lavorerà fianco a fianco con Cushman & Wakefield che dallo scorso primo agosto gestisce l'intero centro commerciale con l'obiettivo di rilanciarlo. Cushman & Wakefield è una delle maggiori società private del mercato immobiliare mondiale che fa fruttare più di 400 milioni di metri quadri in oltre 60 Paesi, strutture che ospitano marchi come Printemps, Le Coq Sportif, Primark, H&M, Starbucks. Il Gruppo ha il compito di rendere nuovamente attrattivo il centro Porte di Mestre all'interno del quale opera Conad che ha rilevato l'attività da Auchan a metà maggio del 2019 ed è ancora in trattativa per acquistare la proprietà immobiliare proprio perché prima vuol vedere il resto della galleria (dell'Enpam, Ente nazionale di previdenza ed assistenza dei medici e degli odontoiatri), rinascere e quindi tornare redditizia e di conseguenza produttiva anche per l'ipermercato. Cushman & Wakefield è un gruppo internazionale che opera un po' in tutto il mondo, Conad è un consorzio di imprenditori (sta per Consorzio nazionale dettaglianti) che nell'area veneta ha affidato la gestione dei suoi centri alla Cooperativa commercianti indipendenti, e i suoi manager sono vestiti come i lavoratori e passano le loro giornate dentro all'ipermercato. Due tipologie di conduzione differenti che devono trovare un terreno comune sul quale lavorare per far sì che nuovi commercianti, di vari settori merceologici, dai primi mesi dell'anno prossimo, tornino ad affittare spazi e ad insediarsi riempiendo nuovamente, un po' alla volta, anche la galleria al piano superiore. Intanto, per cominciare, alla rotonda dell'entrata Porta Marghera, nella parte sud del centro commerciale, il bar al confine con l'ipermercato Conad cambierà pelle perché diventerà un self service con bar ma anche ristorazione.

Ultimo aggiornamento: 17:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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