L'Esu cresce in capienza: superati i mille posti letto per gli studenti. Aumenta l'offerta a Mestre, Venezia ferma dal 2022

Venerdì 1 Marzo 2024 di Nicole Petrucci
L'Esu cresce in capienza: superati i mille posti letto per gli studenti. Aumenta l'offerta a Mestre, Venezia ferma dal 2022

VENEZIA - È stata superata la disponibilità di mille posti letto di Esu, l'ente regionale del diritto allo studio, per l'anno accademico 2023/24. Un bilancio che verrà raggiunto con l'imminente inaugurazione, si presume dopo Pasqua, della struttura ad Altobello a Mestre convenzionata con l'Ater che offrirà alloggio a 38 studenti. Le stanze sono già arredate, si attende l'ultimazione degli impianti. L'amministrazione in carica dal 2022 si è attivata «velocemente per rispondere alla problematica della carenza di posti letto per studenti, dovuta al prezzo sugli affitto nonchè alla loro disponibilità - fa notare il presidente dell'Esu Piergiovanni Sorato - inaugurando a dicembre la residenza studentesca in via Torino che offre 142 nuovi posti letto. A questa struttura, in completa gestione dell'ente, si aggiunge anche la struttura delle tettoie con 38 posti in zona Nave 1 convenzionata Ater».
Già a ottobre, però, i posti letto Esu erano aumentati di 30 unità con la struttura Oasi, sempre in convenzione con l'Ater.

EX OSTELLO

Sempre a Mestre l'azienda regionale per il diritto allo studio si è accaparrata ben 200 su 565 posti letto, che vengono affittati a tariffa convenzionata nell'ex Ostello acquistato da Campus X. Mentre a Mestre la disponibilità di posti letto è notevolmente aumentata, il numero di letti negli alloggi studenteschi a Venezia dal 2022 è rimasto invariato, il che fa sperare che il taglio dei posti in isola, subito dalla chiusura dello Junghans con 250 posti nel 2020, dello Jan Palach con 40 letti nel 2021, si sia definitivamente fermato. Sempre nel 2020 Esu aveva cessato la gestione di 40 posti letto in Santa Maria Ausiliatrice, restituendo la struttura al comune che ne ha fatto una casa d'accoglienza per famiglie fuggite dall'Ucraina dopo lo scoppio della guerra.
Sul futuro dello Junghans, dello Jan Palach e dell'ex caserma Pepe al Lido, il presidente si mostra ottimista: «È stato approvato il progetto per trasformare questi luoghi in residenze universitarie, si attendono i finanziamenti».

I NUMERI

In merito alla gestione delle chiusure delle strutture della Giudecca, chiusure dovute a problematiche di natura tecnico- strutturale e all'affitto troppo oneroso (240 mila euro all'anno), i rappresentanti dell'Esu si mostrano dispiaciuti e affermano di aver cercato immediatamente una soluzione al conseguente calo del numero di alloggi studenteschi. In totale i posti letto a Venezia sono suddivisi tra la residenza San Giobbe (138 posti), Abazia a Cannaregio (46), residenza ai Crociferi (153), residenza Ragusei (20) e Camplus Santa Marta (183). Insieme ai 17 appartamenti Ater, che raggiungono i 53 posti letto, la disponibilità a Venezia centro storico raggiunge i 593 posti letto a tariffa Esu su 1254 posti totali, mentre a Mestre su 774 posti, sono 410 quelli a tariffa ridotta.
«In 14 mesi abbiamo raggiunto ben 1001 posti letto tramite accordi con Ater e la residenza Ca' Foscari, permettendo anche di mantenere i prezzi accessibili agli studenti - conclude il direttore Stefano Ferrarese - Abbiamo portato la quota di disponibilità a un equilibrio accettabile, portando i posti letto da 548 nell'anno 2022/23, a 1001 oggi.

Lavoriamo, per perseguire il valore principale di questo ente che è quello di garantire le migliori condizioni di studio a tutti gli studenti».

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Ultimo aggiornamento: 13:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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