MESTRE - «Mio padre, disabile, è costretto a rimanere a letto perché senza il sollevatore che gli spetta», è la denuncia di una cittadina. Ma l’Ulss 3 Serenissima replica: «È stato tutto sistemato».
LA STORIA
Michieletto spiega che dall’azienda sanitaria le viene comunicato che per la firma della pratica ci vuole una settimana, dopo di che l’intervento sarà effettuato in 48 ore. «Mi sembra assurdo che un medico debba autorizzare la manutenzione di un’apparecchiatura già fornita ed è inconcepibile che il medico firmi dopo una settimana una autorizzazione che è scontata. Assolutamente incredibile e inaccettabile che una persona anziana e fragile debba aspettare a letto per dieci giorni il completamento di assurdi iter burocratici. Ho dovuto noleggiare, non senza fatica, un altro sollevatore da una ditta di Treviso, essendo a Mestre esauriti: chiederò il rimborso della spesa». L’Ulss ribatte che il problema è stato risolto. «La richiesta di sostituzione del sollevatore – fa sapere la direzione del Distretto sanitario – è stata ricevuta mercoledì 21 giugno ed è stata recapitata nel giorno stesso all’Ufficio Protesica. Lunedì 26 giugno, a distanza di tre giorni lavorativi, la richiesta era autorizzata, e l’autorizzazione è stata contestualmente inviata al magazzino per la sostituzione dell’ausilio.
Il 30 giugno è stato consegnato a domicilio dell’utente un sollevatore nuovo ed è stato ritirato quello in dotazione, con telecomando non funzionante. In data 3 luglio i familiari hanno telefonato direttamente al magazzino per un malfunzionamento del nuovo sollevatore e il 4 luglio i tecnici si sono recati al domicilio e ne hanno ripristinato il corretto funzionamento. La Direzione del Distretto sottolinea che, a fronte di ogni richiesta, le verifiche preventive sono passaggi necessari a garanzia del bene pubblico, e che nel caso specifico, ottenute le garanzie, l’intervento è stato effettuato secondo i tempi dell’urgenza».