Mestre. Si rompe il sollevatore automatico, disabile 97enne resta bloccato a letto per giorni: tempi della burocrazia

Lunedì 17 Luglio 2023 di Alvise Sperandio
Mestre. Si rompe il sollevatore automatico, disabile 97enne resta bloccato a letto per giorni: tempi della burocrazia

MESTRE - «Mio padre, disabile, è costretto a rimanere a letto perché senza il sollevatore che gli spetta», è la denuncia di una cittadina. Ma l’Ulss 3 Serenissima replica: «È stato tutto sistemato».

A inviare al Gazzettino copia di quanto indirizzato alla Regione e all’azienda sanitaria veneziana, è Tiziana Michieletto che racconta: «Mio padre Gastone, di 97 anni, è incapace di muoversi autonomamente. Per spostarlo dal letto a una poltrona speciale utilizziamo un sollevatore elettrico, fornito dall’Ulss dopo i vari iter burocratici e terminati col parere positivo del fisiatra competente. Il 20 giugno si rompe il telecomando del sollevatore elettrico e il papà resta sospeso: con difficoltà e con l’aiuto di tre persone viene rimesso a letto. Invio segnalazione all’ufficio protesi che il giorno dopo rimando su apposito modulo a cui mi viene risposto col numero di presa in carico».

LA STORIA

Michieletto spiega che dall’azienda sanitaria le viene comunicato che per la firma della pratica ci vuole una settimana, dopo di che l’intervento sarà effettuato in 48 ore. «Mi sembra assurdo che un medico debba autorizzare la manutenzione di un’apparecchiatura già fornita ed è inconcepibile che il medico firmi dopo una settimana una autorizzazione che è scontata. Assolutamente incredibile e inaccettabile che una persona anziana e fragile debba aspettare a letto per dieci giorni il completamento di assurdi iter burocratici. Ho dovuto noleggiare, non senza fatica, un altro sollevatore da una ditta di Treviso, essendo a Mestre esauriti: chiederò il rimborso della spesa». L’Ulss ribatte che il problema è stato risolto. «La richiesta di sostituzione del sollevatore – fa sapere la direzione del Distretto sanitario – è stata ricevuta mercoledì 21 giugno ed è stata recapitata nel giorno stesso all’Ufficio Protesica. Lunedì 26 giugno, a distanza di tre giorni lavorativi, la richiesta era autorizzata, e l’autorizzazione è stata contestualmente inviata al magazzino per la sostituzione dell’ausilio.

Il 30 giugno è stato consegnato a domicilio dell’utente un sollevatore nuovo ed è stato ritirato quello in dotazione, con telecomando non funzionante. In data 3 luglio i familiari hanno telefonato direttamente al magazzino per un malfunzionamento del nuovo sollevatore e il 4 luglio i tecnici si sono recati al domicilio e ne hanno ripristinato il corretto funzionamento. La Direzione del Distretto sottolinea che, a fronte di ogni richiesta, le verifiche preventive sono passaggi necessari a garanzia del bene pubblico, e che nel caso specifico, ottenute le garanzie, l’intervento è stato effettuato secondo i tempi dell’urgenza».

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