Mestre. Condominio-trincea con il filo spinato, le telecamere del Gazzettino nei garage-nascondiglio degli spacciatori. Scoppia la rivolta dei pusher Video

Mercoledì 29 Novembre 2023 di Emiliana Costa
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MESTRE - Centocinquanta metri di filo spinato per allontanare tossicodipendenti e spacciatori. Una vera e propria trincea a protezione del condominio di via Aleardi 83B con doppia entrata su via Gozzi. Da mesi gli inquilini non vivono più, con i garage utilizzati dagli sbandati per bivaccare e consumare droga. Chili di immondizia tra materassi e siringhe. E poi è arrivato anche lo spaccio. L'amministratore del condominio Gianfabio Scardillo spiega al Gazzettino: «All'unanimità hanno votato per il filo spinato, non riuscivano più ad utilizzare i garage.

Avevano paura, diverse volte sono stati aggrediti verbalmente. Prima c'erano solo gli assuntori di droghe poi sono arrivati i pusher».

Le sei famiglie del condominio-trincea, dopo l'installazione del filo spinato con tanto di cartelli, si sono chiuse nel silenzio e non hanno voluto commentare per paura di ripicche da parte di pusher. Sono stati diversi infatti gli episodi di aggressioni verbali. Per trasportare via tutta l'immondizia dai garage ci sono voluti due furgoni.

Nel condominio di via Aleardi si era pensato anche all'installazione di un cancello più alto ma i costi sono molto alti. Circa novemila euro, il filo spinato è venuto un decimo. Troppo alti i prezzi anche per un vero servizio di sorveglianza. Protesta dei pusher contro la collocazione della barriera: «Hanno detto 'buttiamo giù tutto'». In ogni caso dopo l'istallazione del filo spinato e l'articolo sul Gazzettino la situazione è tornata alla normalità. La battaglia al degrado continua. (servizio di Emiliana Costa)

Ultimo aggiornamento: 3 Dicembre, 16:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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