Mestre. Tregua finita al condominio Bandiera: «Dalle 5.30 iniziano a prepararsi le dosi sulle scale e a spacciare sotto i portici. Abbiamo paura»

Mercoledì 31 Gennaio 2024 di Fulvio Fenzo
Tregua finita al condominio Bandiera: «Dalle 5.30 iniziano a prepararsi le dosi sulle scale e a spacciare sotto i portici. Abbiamo paura»

MESTRE - La pace (relativa) è già finita. I controlli - tra passaggi delle pattuglie di polizia, carabinieri e polizia locale - erano riusciti a tenere a maggiore distanza tossicodipendenti e spacciatori dai portici del "condominio Bandiera", il maxi-condominio tra Rampa cavalcavia e via Cappuccina.

Un pressing delle forze dell'ordine scattato all'inizio del dicembre scorso dopo il caso del medico sessantenne, residente nel palazzo, aggredito da un tossicodipendente mentre stava rientrando a casa. «Ma ora che le pattuglie sono diminuite tutto sta tornando come prima - raccontano gli abitanti -, con la differenza che, oltre ad essere sempre davanti ai nostri portoni, sbandati e pusher si sono fatti sempre più minacciosi».

NUOVO ALLARME

La paura è facile da cogliere. Se, fino a un paio di mesi fa, erano gli stessi residenti a mettersi in prima fila per denunciare la presenza costante dei tossicodipendenti, arrivando anche a pubblicare le foto dei bivacchi davanti ai portoni sulle pagine Facebook del rione Piave, ora tutti preferiscono restare nell'anonimato, e nessuno tenta più di fotografarli dall'interno delle entrate condominiali. «Ma la situazione è sotto agli occhi di tutti - raccontano gli abitanti -. Ogni giorno, più o meno dopo le 5 o le 5 e mezza di pomeriggio, ci ritroviamo con tutte le tre porte delle scale condominiali "presidiate" da queste persone, che bivaccano, fumano, si preparano le dosi e anche spacciano sotto i portici». Portici che sono ancora ingabbiati dalle impalcature dei lavori di restauro del maxi-condominio da novanta appartamenti e nel quale vivono non meno di 300-350 persone le quali, per tornare a casa senza doversi fare largo tra gente stesa o seduta sui gradini, spesso sono costrette ad utilizzare le entrate retrostanti sul lato dei garage. «Ci hanno minacciati esplicitamente, perché qualcuno di loro è entrato nei gruppi Facebook e guarda quello che pubblichiamo - riprendono dal condominio Bandiera -, ma anche quando chiediamo loro di spostarsi dalle nostre entrate si rivoltano contro di noi. L'impressione è che si sentano sotto pressione per i controlli per le strade di Mestre e Marghera, ma proprio per questo gli ingressi del nostro condominio non devono tornare ad essere la loro "base" sia di consumo che di spaccio, perché vediamo anche che preparano le dosi».

IMPALCATURE

Tutto sotto i portici, ma portici che sono ancora "protetti" rispetto alla strada a causa dei lavori che sembrano non finire mai. «L'impresa doveva terminare il restauro entro la fine dell'anno scorso ma gli operai sono ancora qui, anche se è tutto da vedere se, una volta tolta l'impalcatura, gli sbandati se ne andranno in quanto saranno visibili dalla strada» riprendono i residenti. Ora, a quanto pare, l'impalcatura dovrebbe essere smantellata nel giro di un mese, quando sarà attivata anche la nuova illuminazione a Led sotto i portici ed installato un sistema di telecamere che al "Bandiera" vorrebbero collegato direttamente alla Smart control room, la centrale operativa della polizia locale del Comune. Basterà tutto questo? «Intanto - supplicano nel condominio - tornino a passare più pattuglie perché qui, ormai ogni giorno, si rischiano nuove aggressioni».

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