Mestre. «Un cliente fastidioso ci molesta», la denuncia delle commesse di Pull and Bear alla Nave de Vero. Assunto un vigilante privato

Giovedì 15 Febbraio 2024 di Giulia Zennaro
Mestre. «Un cliente fastidioso ci molesta», la denuncia delle commesse di Pull and Bear alla Nave de Vero. Assunto un vigilante privato

VENEZIA - Da qualche settimana le commesse del negozio Pull and Bear alla Nave de Vero, uno dei centri commerciali di riferimento del mestrino, sono perseguitate da un cliente particolarmente fastidioso.

Soprattutto durante il turno pomeridiano questa persona, che è stata vista girare anche in altri negozi del centro commerciale, infastidisce le ragazze, molestandole con commenti inopportuni; pare anche che diverse volte sia stato “pizzicato” a rubare.

MOLESTIE 

Ma a preoccupare le lavoratrici è soprattutto l’atteggiamento dell’uomo nei loro confronti, particolarmente insistente, al punto da seguirle anche fuori nel parcheggio a turno concluso. Un comportamento particolarmente preoccupante, se si pensa che il centro commerciale resta aperto anche fino alle 21.00, quando ormai è buio, e che il parcheggio è piuttosto grande e incustodito. Dopo settimane di vessazioni, il negozio si è rivolto a una sorveglianza privata, estranea a quella che è già presente all’interno del plesso commerciale. «Oggi [ieri per chi legge, ndr] è il primo giorno che sono in servizio qui - spiega la guardia all’ingresso del negozio - mi hanno accennato che ci sono stati dei problemi con un cliente, che è conosciuto anche da altri negozi del centro commerciale, che infastidiva le commesse e provava a portarsi via la merce ma non so altro, come ho detto è il mio primo giorno di lavoro qui. È una cosa piuttosto comune che i negozi ricorrano a una vigilanza privata». 

“NO COMMENT”

I dipendenti di Pull and Bear non confermano né smentiscono di aver chiamato una guardia per proteggere le commesse e vigilare sulla merce: «Non siamo autorizzati a rilasciare dichiarazioni in merito», è il refrain. Anche la sicurezza della Nave de Vero, che presidia costantemente il centro commerciale, è piuttosto laconica: «Non possiamo rivelare queste informazioni». Un comportamento che non stupisce, vista l’estrema riservatezza che caratterizza tutti coloro che lavorano nella grande distribuzione. Spesso si teme che, parlando di queste problematiche, a rimetterci in reputazione sia l’azienda in questione. Per questo motivo la linea comunicativa dei brand, sposata anche da Pull and Bear nel caso in oggetto, è il “no comment”. La scelta del punto vendita di dotarsi di una vigilanza privata, d’altronde, non è saltata particolarmente all’occhio in un centro commerciale dove, di prassi, anche altri negozi di abbigliamento fast fashion come Zara hanno una guardia all’ingresso. Girando per la Nave de Vero e chiacchierando con le altre commesse dei negozi adiacenti, il soggetto che avrebbe preso di mira Pull and Bear non sembra essere conosciuto. «Io lavoro qui dall’apertura del centro commerciale - spiega la responsabile di Claire’s - conosco tutti, non mi è giunta voce di questo molestatore. Si tratta di una cosa gravissima, siamo solidali con le colleghe di Pull and Bear. Noi al massimo abbiamo avuto qualche piccolo furto da parte di ragazzini giovani, le classiche bravate, ma niente di più».

Ultimo aggiornamento: 07:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci