Addio "Vaca Mora", la linea Venezia-Adria affidata a Trenitalia

Mercoledì 15 Febbraio 2023 di Alda Vanzan
La "Vaca Mora", littorina di collegamento Venezia Adria

VENEZIA - Per altri sette mesi i pendolari delle linee Adria-Mestre-Venezia, Rovigo-Chioggia e Rovigo-Verona si sentiranno ancora di serie B. Con le vecchie Littorine - dette ancora "Vaca Mora" come nel secolo scorso -, con pochi servizi, con cronici ritardi. Ma dal prossimo settembre, con l'inizio dell'anno scolastico, anche loro avranno treni moderni - prima i Minuetto, poi i Pop.

Potranno salire a bordo con la bicicletta. E contare su più posti a sedere.

«La Regione non farà nessuno sconto, gli standard dovranno essere assicurati», dice la vicepresidente e assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti del Veneto, Elisa De Berti, ma è un monito di circostanza, perché la soddisfazione è palpabile: con le tre tratte del Polesine appena aggiudicate, sarà Trenitalia a gestire l'intera rete ferroviaria regionale, uniformando servizi e offerta. È così che ieri, 14 febbraio, a Palazzo Balbi, De Berti ha voluto accanto sé l'intero stato maggiore di Trenitalia a partire dall'amministratore delegato Luigi Corradi fino al direttore Business regionale Sabrina De Filippis e all'ingegner Giuseppe Fasiol di Infrastrutture Venete, per spiegare ai pendolari cosa cambierà dopo la gara europea appena conclusasi.

LA GARA
Sulle tre linee del Polesine finora gestite da Sistemi Territoriali c'è stata una gara europea il cui iter è iniziato nel settembre 2020 per un corrispettivo di 177 milioni per dieci anni (con il possibile rinnovo per altri cinque). C'erano due concorrenti: l'offerta di Trenitalia è stata ritenuta migliore sia dal punto di vista economico (167 milioni, ribasso del 7,52%) che tecnico rispetto a quella di Arriva Italia Rail. Da qui a settembre ci saranno tutti i passaggi di consegne, compreso quello del personale - 115 persone - che da Sistemi Territoriali entrerà in Trenitalia, con lo stesso contratto di lavoro. Ma le novità principali saranno per i pendolari. «Tutto il Veneto avrà un servizio di serie A», dice l'ingegnere Corradi, già felice di godere del 96% di soddisfazione degli utenti del resto della Regione. I tempi delle proteste e dei comitati per i ritardi e i disservizi sono passati: «Vi basti solo pensare che in questo fine settimana per il Carnevale Trenitalia ha trasportato a Venezia 30mila persone e non c'è stata una protesta», sottolinea De Berti.

IL PARCO MEZZI
A settembre Trenitalia porterà subito su queste tre linee ferroviarie 5 treni Minuetto (che dovrà togliere da qualche altra parte) e un nuovo treno. Tra la fine del 2023 e l'inizio del 2024 la Regione fornirà 2 treni ibridi, altri 6 li metterà nel corso del prossimo anno. A regime ci saranno 17 treni: 8 Stadler, 7 nuovi Pop, 2 ibridi. E le vecchie "Littorine" dell'Adria-Mestre? «Ciao, ciao», sorride l'assessore. Che annuncia anche un ritorno: «Dall'estate 2024 ci sarà nuovamente in funzione il Treno del Mare, il Chioggia Line».

CHIOGGIA LINE
Il Treno del Mare collegherà Verona e Chioggia con due corse ogni sabato e domenica, consentendo ai cicloturisti di viaggiare in treno con la propria bici fino ad Adria, dove sarà attivo un servizio integrato con bus equipaggiati di carrello per raggiungere le piste ciclabili del Delta del Po. Quanto alle tre linee affidate a Trenitalia, il nuovo contratto si articolerà in 92 collegamenti al giorno nel periodo scolastico e 81 nel periodo estivo per 39 comuni veneti. A seguito dell'elettrificazione della linea Adria Mestre, un terzo dell'offerta sarà effettuata con treni ad alimentazione elettrica.
«Il valore delle infrastrutture ferroviarie - sottolinea l'assessore De Berti - va oltre il semplice trasporto: questo servizio da un lato avrà un impatto significativo sull'ambiente, con una riduzione del traffico automobilistico a vantaggio della sostenibilità, dall'altro si tradurrà in un importante strumento di valorizzazione turistica, collegando città d'arte, spiagge e un territorio unico come il Delta del Po».
E Sistemi Territoriali? «Ha esaurito il suo compito», dice De Berti. Come per le Littorine: ciao-ciao.
 

Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 09:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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