Venezia Lido. San Nicolò come Ibizia, l'idea di due veneziani: Sabia Venice, il beach club della laguna. Arriva anche dj Gianluca Vacchi

Mercoledì 23 Agosto 2023 di Michele Fullin
San Nicolò come Ibizia, l'idea di due veneziani: Sabia Venice, il beach club della laguna. Arriva anche dj Gianluca Vacchi

VENEZIA LIDO - Qualcosa sta cambiando al Lido. E in meglio. L'apertura (o la riapertura) di alcuni locali affacciati sul mare sta avviando il lento risveglio dell'isola come centro della vita serale e notturna che durante la Belle Époque era un dato di fatto.
Hanno riaperto con nuove gestioni la Pagoda al Des Bains, l'ex Club 22, ma una cosa simile ai beach club delle località più rinomate per la notte al mare non c'era mai stata.

A portarla al Lido sono stati due imprenditori veneziani assieme alle loro mogli, che hanno deciso di puntare su un tratto di spiaggia poco considerato da questo punto di vista: la zona di San Nicolò. Così, con un pizzico di follia (che non deve mancare mai per chi si lancia in una nuova impresa) e molta visione, è partita l'avventura di Sabia Venice.

BEACH CLUB

Lo spazio è quello del "tendone" del bar-ristorante della spiaggia, per il quale quest'anno era in corso la gara per la gestione da parte di Venezia Spiagge. Di solito il servizio richiesto era quello di bar e ristorante self-service per i clienti della spiaggia. In questo caso, è stato modificato il concept del luogo, creando un luogo chic che starebbe bene a Mykonos o a Ibiza, pur senza l'affaccio su uno stabilimento prestigioso. La scommessa, a quanto pare, l'hanno vinta. Nel senso che offrono il servizio ai clienti della spiaggia in un luogo sicuramente accattivante e poi la sera tutto si trasforma: divanetti, bancone in stile caraibico, fibre naturali a coprire la tensostruttura in materiale plastico, sushi freschissimo e una serie di piatti internazionali, drink e una pista da ballo con i divanetti sulla sabbia.
I creatori del locale sono Max Costa (titolare, tra l'altro della Conca d'Oro a Venezia) e Francesco Crudele, produttore di eventi con le rispettive consorti: Eriselda Logu e Roberta Mariani.

ARRIVA VACCHI

Il locale è aperto dal 24 giugno e ha già portato nel corso dell'estate dj famosi che operano nel Mediterraneo. Ma è in occasione della Mostra del Cinema, dove in tarda serata tutto si spegne alla fine dell'ultima proiezione, che ci sarà il vero banco di prova. L'apertura del 2 settembre sarà tenuta a battesimo da Gianluca Vacchi, imprenditore, fenomeno social e soprattutto disk-jockey richiestissimo.
Perché investire al Lido e non su altre spiagge dove la sera è già movimentata? Lo abbiamo chiesto ai titolari.
«Questa realtà ci incuriosiva molto. Tutto è nato a febbraio, quando pensavamo di aprire insieme un sushi sulla spiaggia oppure una pokeria. Abbiamo visto i bandi di Venezia Spiagge Spa all'ultimo momento e ci siamo innamorati di questo luogo. La società inizialmente non era proprio entusiasta dell'idea di un club, ma poi ci ha lasciato fare. Volevamo alzare un po' il livello è rendere questo posto accessibile anche a un pubblico esigente. La posizione è ideale: siamo vicini all'aeroporto Nicelli, raggiungibili abbastanza facilmente in taxi da Venezia senza attraversare tutto il Lido e poi, ovviamente, dal Lido».

LA SCOMMESSA

Il lavoro di allestimento è durato solo un mese e 20 giorni, partendo da una tavola calda ospitata in un paio di prefabbricati simili a container sotto un doppio tendone. Si apre alle 9 per il caffè e le colazioni, poi da mezzogiorno c'è il servizio di ristorazione con due offerte differenti. Poi al pomeriggio con gli aperitivi, la cena e il dopo cena. Sabato e domenica, poi serata dj oppure dinner show.
«Avevamo già tutto in testa: arredamento, disposizione degli arredi, tipo di cucina, che per noi è essenzialmente fusion, una cantina fornita e prestigiosa, in grado di accontentare davvero i più esigenti. Quest'anno facciamo serata nei fine settimana, ma per l'anno prossimo avremmo delle proposte che ci piacerebbe presentare alla società e al Comune. La risposta sia dei lidensi, che dei veneziani e dei turisti è stata più che buona. Ci concentreremo per il prossimo anno anche sulla terraferma, magari con navette ad hoc».

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