Gita in bici, stroncato da infarto davanti alla moglie e agli amici

Martedì 1 Ottobre 2019 di Giuseppe Babbo
Paolo Bazzo, 57 anni, e la cittadina austriaca di Lienz
JESOLO (VENEZIA) - Malore fatale mentre corre in bicicletta, muore sotto gli occhi della moglie e degli amici. Doveva essere un weekend di festa, all’insegna della passione per la montagna, tra escursioni e giri in bicicletta, ma sabato scorso si è trasformato in tragedia. L’ennesima che colpisce Jesolo in un anno nero, funestato da continui lutti. La vittima è Paolo Bazzo, 57 anni, originario di Annone Veneto, da anni residente a Jesolo Paese, dove abitava con la moglie Giovanna Capiotto e i due figli Filippo e Anna, rispettivamente di 10 e 17 anni. Venerdì scorso l’intera famiglia era partita per Dobbiaco. Assieme a loro altre sei famiglie di Jesolo, un gruppo numeroso partito dalla città per raggiungere le montagne del sud del Tirolo.
 
L’intera compagnia sabato aveva deciso di percorrere in bicicletta la famosa pista ciclabile Dobbiaco-Lienz. Un’escursione di circa 40 chilometri che parte in Val Pusteria e si conclude nella città austriaca. Ma a circa dieci chilometri dall’arrivo si è consumata la tragedia. All’improvviso Paolo, per colpa di un malore fatale, con molta probabilità un arresto cardiaco, ha perso i sensi, cadendo a terra. Una scena terribile, alla quale hanno assistito alcuni amici che in quel momento erano con lui. E ai quali si è presto aggiunta anche la moglie che lo precedeva di alcuni metri mentre i figli si trovavano più avanti e sono stati informati dell’accaduto più tardi, con l’aiuto di uno psicologo messo a disposizione dalle autorità austriache.
L’allarme è scattato immediatamente. Tra i primi a prestare soccorso sono stati alcuni ciclisti, ai quali si sono aggiunti anche degli studenti di medicina. Sul posto è intervenuta un’ambulanza e l’elisoccorso del locale ospedale, atterrato direttamente sulla pista ciclabile. A lungo e in più maniere i sanitari hanno provato a rianimare il 57enne, ma purtroppo ogni tentativo si è rivelato vano. La salma è stata ricomposta nel cimitero di Lienz, a disposizione dell’autorità giudiziaria, la quale ha disposto l’autopsia che probabilmente verrà effettuata già oggi nella clinica universitaria di Innsbruck. La tragica notizia ieri mattina si è diffusa in tutta la città, suscitando un grande dolore. Paolo lavorava nell’azienda edile di famiglia che ha sede ad Annone, e per questo era molto conosciuto. Conosciuta anche la moglie, appartenente ad una delle famiglie più stimate della città, titolare dell’impresa idraulica Capiotto. «Era impossibile non amare Paolo – dicono i famigliari –. Il suo sorriso e il suo essere genuino, senza cattiveria e malizia, hanno lasciato il segno. E’ stato un marito amorevole e un padre innamorato dei propri figli. Mancherà a tutti. Sappiamo che i soccorsi sono stati immediati, ringraziamo tutte le persone che si sono attivate per aiutare Paolo». La data del rientro della salma a Jesolo non è ancora stata fissata, prima bisognerà attendere il via libera della magistratura.
Ultimo aggiornamento: 21:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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