Il magistrato e la studentessa, nella ex villa di Maniero il murale contro la mafia

Lunedì 24 Maggio 2021 di Luca Bagnoli
Il nuovo murale

CAMPOLONGO MAGGIORE- I volti di Cristina Pavesi e Francesco Saverio Pavone sono ora impressi per sempre nel cuore di Campolongo Maggiore. “Mai più mafia” recita il murale che li ritrae vicini, di fronte alla scuola media comunale, un’opera di due giovani artisti inaugurata per il ventinovesimo anniversario della morte di Giovanni Falcone, ieri nella Giornata della legalità.

DAVANTI ALLA SCUOLA
Cristina e Francesco Saverio, due persone che non si sono mai incontrate, ma il cui destino ha in qualche modo unito. Lei, studentessa e innocente vittima nel 1990 di quella banda smantellata 4 anni più tardi da Pavone, grande magistrato, vittima del Covid nel 2020. L’iniziativa, in omaggio e ricordo di un uomo capace di sgominare la mala del Brenta, e di una donna che quella criminale organizzazione incontrò disgraziatamente sulle rotaie del proprio cammino, è stata ideata dall’assessore allo Sport: «Qui c’era una scritta offensiva - spiega Luca Callegaro - E qui ci sono la scuola e i centri sportivi, così ho deciso di far conoscere ai giovani queste persone importanti, da scoprire per immedesimarsi in loro piuttosto che nei protagonisti di “Gomorra”». Presenti anche alcuni familiari, intervenuti con la voce rotta dopo l’inno di Mameli che ha accompagnato il disvelamento delle due biografie celate dal tricolore. «Ringrazio Campolongo - dice Michela, zia di Cristina - senza di voi mia nipote sarebbe dimenticata. Grazie agli autori, per aver colto l’azzurro degli occhi aperti alla vita, e alle forze dell’ordine, perché credo in questo Stato, anche se Cristina è una vittima senza giustizia... Adesso però è vicino al giudice: una gioia».
GRANDE EMOZIONE
La figlia di Pavone, Antonella, parla di «un’emozione fortissima», riferendosi agli artisti come «giovani capaci di rivelare di mio padre la luce nell’anima».

Poi interviene il sindaco: «Condividiamo le vostre lacrime - esordisce Andrea Zampieri -. Oggi inizia un cambio di marcia, grazie all’impegno di Michela per avere giustizia». Gli autori del murale sono Francesco Trolese e Matteo Argenti. «Quando ci ha chiamati l’assessore abbiamo subito accettato» raccontano dopo 4 giorni di lavoro. Per la consigliera regionale Roberta Vianello l’opera sarà infatti «un punto di riferimento per tutte le scuole». Alla celebrazione ha partecipato una cinquantina di persone; oltre a forze dell’ordine e Prefettura, anche diversi cittadini. «É la memoria che, soprattutto dai giovani, non va dimenticata», commenta Antonella. Per Stefania «conoscendo la storia, i ragazzi potranno capire che la mafia va sconfitta», mentre Francesco è titubante: «Stiamo provando a sistemare la nostra povera Italia, ma rimango dubbioso, non so cosa potremo davvero ottenere». Aldo invece, che arriva da Chioggia, sembra saperlo bene: «Ci voleva proprio, era una lacuna da colmare: ora abbiamo un esempio che ci obbliga a riflettere».

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