ERACLEA - L’ex sindaco di Eraclea, Graziano Teso, ha avuto un malore in carcere a Venezia, dove si trova recluso dallo scorso 24 aprile, dopo che la Corte di Cassazione ha reso definitiva la sua condanna a 2 anni e 2 mesi di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa.
Normalmente le pene inferiori ai due anni non vengono automaticamente mandate in esecuzione dopo il passaggio in giudicato: la difesa presenta un’istanza di esecuzione alternativa al carcere e il Tribunale di sorveglianza decide. Ma Teso deve scontare una sentenza per un reato di mafia e la procedura è diversa: prima si finisce in carcere e poi i giudici valutano se vi siano i margini per far scontare al detenuto la pena con modalità alternative, tra cui domiciliari o affidamento in prova. Teso è stato condannato nel processo con rito abbreviato relativo alle infiltrazioni della camorra nel Veneto orientale, in relazione ai rapporti intrattenuti con il presunto boss dei casalesi di Eraclea, Luciano Donadio, per il quale la sentenza dovrebbe arrivare all’inizio di giugno.
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