In arrivo dalla Germania la Grande Punto Nera: l'auto della fuga di Filippo e dove è iniziato l'accoltellamento di Giulia

Caricata in una bisarca potrebbe giungere in Italia domani sera direttamente nei laboratori dei Ris di Parma

Giovedì 14 Dicembre 2023
Filippo Turetta e l'auto della fuga

VENEZIA - Ventiquattrore ancora di attesa, poi la Fiat grande Punto nera di Filippo Turetta, l'auto della fuga dopo l'omicidio di Giulia, potrebbe giungere in Italia. Impacchettata e caricata su una bisarca coperta - contro eventuali contaminazioni ambientali - potrebbe arrivare domani sera, 15 dicembre, dalla Germania, portata dai Carabinieri direttamente nei laboratori dei Ris di Parma. Dove inizieranno poi le analisi scientifiche sulle tracce e sugli oggetti rinvenuti nell'auto. La vettura, sulla quale si è consumato parte dell'assassinio di Giulia Cecchettin, era stata fermata il 18 novembre sull'autostrada A9, vicino Lipsia.

Filippo era finito in arresto, inseguito da un mandato di cattura europeo, la Punto nera era allora sotto custodia giudiziaria della polizia tedesca, 'congelata' in un deposito a pochi chilometri dalla cittadina della Bassa Sassonia.

Da quanto era filtrato, la polizia tedesca aveva fatto solo una ricognizione superficiale del veicolo, non riscontrando segni di incidente. Ma agli investigatori italiani non interessa solo la vettura: nell'abitacolo c'erano il marsupio di Filippo, un paio di guanti, un coltello con una lama di 12 centimetri una scheda telefonica prepagata, un paio scarpe macchiate, e un cellulare, non si sa ancora se di Giulia o dello stesso Turetta. Durante la fuga di mille chilometri, tra Italia, Austria e Germania, durata sette giorni, il 22enne di Torreglia avrebbe dormito sempre dentro la Punto. Ma il Ris cercherà soprattutto di studiare le tracce ematiche rimaste sulle superfici e il tessuto della Punto, per capire se qui sia avvenuta la parte fatale dell'agguato, con la coltellata alla base del collo che ha causato il decesso di Giulia, o se la ragazza vi sia stata caricata ormai morente, dopo le ferite subite durante l'aggressione nell'area industriale di Fossò (Venezia), la notte dell'11 novembre.

Filippo è detenuto dal 25 novembre nella casa di reclusione di Verona, con le accuse di omicidio volontario aggravato, sequestro di persona e occultamento di cadavere. Dal carcere di Montorio non arrivano aggiornamenti di rilievo: il giovane, che compirà 22 anni il 18 dicembre, attende la seconda visita dei genitori, Nicola ed Elisabetta, che l'avevano incontrato la prima volta il 3 dicembre, 8 giorni dopo l'estradizione dalla Germania. Filippo »sta bene«, trascorre le sue giornate nella sesta sezione del carcere, quella dell'infermeria. Qui si trovano una ventina di reclusi. Turetta può leggere, guardare la tv e - fa filtrare 'radio carcerè - può addirittura giocare alla play station. 

Ultimo aggiornamento: 16 Dicembre, 15:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci