Il caso Eraclea, il sindaco Nadia Zanchin: «Le scelte dei giudici vanno solo rispettate»

Mercoledì 8 Febbraio 2023 di Giuseppe Babbo
Il caso Eraclea, il sindaco Nadia Zanchin: «Le scelte dei giudici vanno solo rispettate»

ERACLEA - «Non commento le decisioni dei giudici che vanno solo rispettate, mi permetto solo di ricordare che c'è un processo ancora aperto, per quanto ci riguarda attendiamo che questo percorso finisca con estrema fiducia». Poche ma chiare parole. A pronunciarle è il sindaco di Eraclea Nadia Zanchin, i riferimenti sono tutti per la notizia legata a Luciano Donadio, Adriano Donadio, Raffaele Buonanno, Raffaele Celardo, Antonio Pacifico, Pietro Morabito, Mauro Secchiati, Costantino Positò, Giuseppe Puoti, Paolo Antonio Valeri, Samuele Faé, Luigi Paoli, Renato Veizi e Franco Breda, tornati in libertà dopo quasi tre anni di carcere preventivo. Informata della decisione presa dal presidente del Tribunale, la prima cittadina di Eraclea, avvocato di professione, ha misurato con attenzione ogni parola ribadendo quanto detto più volte dopo la sua elezione a sindaco nel settembre del 2020, ovvero dopo più di un anno di commissariamento del Comune ereditando dunque una situazione tutt'altro che facile.


L'IMMAGINE DEL PAESE
«Quello che dicevo all'epoca vale anche oggi sottolinea la sindaca , ovvero non si associ l'immagine di Eraclea con la criminalità organizzata, anche perché certi episodi non sono una prerogativa del nostro litorale.

Voglio però ricordare che il nostro Comune è composto da 12mila persone che sono tutti cittadini per bene. Il fatto che siano degli imputati di questo procedimento che risiedono nel nostro Comune questo non può essere una giustificazione per considerare i nostri residenti come delinquenti: questa è un'equazione che non posso accettare. Eraclea è molto altro, ma soprattutto è un Comune che sta dimostrando di sapere reagire e che vuole continuare a farlo». Quelle che arrivano dalla prima cittadina sono dunque parole per difendere una comunità fortemente colpita dagli esiti di queste vicende, che sta cercando di voltare pagina ma che ora si trova quasi con il timore di tornare indietro di quattro anni, tanto più che l'unica misura cautelare imposta agli imputati è quella dell'obbligo di dimora nel Comune di residenza. Alcuni dei quali per questo ora potrebbero tornare a Eraclea. «Ma su questo fronte è sempre la prima cittadina a parlare sono certa che l'attenzione delle forze dell'ordine continuerà ad essere alta, come per altro è sempre accaduto». Come se non bastasse, sullo sfondo sembrano riaccendersi vecchie polemiche collegate con la decisione di non aderire ad associazioni come Libera o Avviso Pubblico, raccogliendo così una delle prime istanze presentate dai gruppi di opposizione dopo l'elezione della nuova Amministrazione comunale.


LE INIZIATIVE
«Anche su questo aspetto voglio essere chiara aggiunge ancora Nadia Zanchin dopo il nostro insediamento erano arrivate delle proposte che abbiamo respinto spiegando in modo fin troppo chiaro i motivi del nostro diniego. Quelle giustificazioni sono valide anche oggi: aderire a quelle associazioni avrebbe significato prestarsi a delle strumentalizzazioni di tipo politico che noi abbiamo ritenuto di evitare. Del resto non si è contrari alla criminalità organizzata solo perché si aderisce a un'associazione, servono atti concreti». Ed è in questa direzione che il Comune vuole muoversi. «Avevamo in mente delle iniziative specifiche con la volontà di coinvolgere anche le scuole conclude il sindaco c'era anche l'idea di organizzare dei dibattiti con rappresentanti della magistratura e delle forze dell'ordine, purtroppo il Covid ha bloccato tutto. Ma la volontà è quella di riprendere quel progetto, che continuiamo a considerare una priorità».

Ultimo aggiornamento: 17:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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