La sindaca di Eraclea: «Manifestazione contro la mafia, attenzione alle ripercussioni negative»

Sabato 25 Marzo 2023 di Giuseppe Babbo
ERACLEA Polemiche in consiglio comunale sulla manifestazione in programma lunedì

ERACLEA - «Chi sta organizzando la manifestazione sulla legalità non c’entra nulla con Eraclea, non vive qui e non pensa alle ripercussioni che genera per la nostra città. Eraclea e i suoi cittadini non hanno nulla a che vedere con la mafia».
 

L’ATTACCO
Più che una riflessione è stato uno sfogo quello espresso dalla sindaca Nadia Zanchin l’altra sera in Consiglio comunale.

Cresce la tensione, politicamente parlando, in vista della manifestazione a sostegno della legalità di lunedì, con ritrovo alle 17.30 in piazza Garibaldi, organizzata da Cgil, Cisl e Uil. La sindaca, a fine seduta, ha lanciato un duro attacco agli organizzatori del presidio della legalità previsto per lunedì, alle 17.30, in piazza Garibaldi, dove è in programma la manifestazione a difesa della legalità, un modo per stigmatizzare i fuochi d’artificio esplosi dopo il ritorno a casa del presunto boss Luciano Donadio e del figlio Adriano, ma che secondo la prima cittadina potrebbe dar vita a strumentalizzazioni. E non solo. «Mi chiedo – ha detto Nadia Zanchin – se chi organizza questa manifestazione pensi e sappia quale sia il bene di Eraclea. Personalmente ho dei dubbi. Chi viene con tanta insistenza a Eraclea a fare eventi di vario tipo o porta il tema di Eraclea sul tavolo dei parlamentari non è di Eraclea, non abita nel nostro Comune e tantomeno ha deciso di investire o far crescere qui i propri figli». E giusto per rincarare la dose, la prima cittadina ha aggiunto: «Queste persone non pensano alle ripercussioni per la nostra località balneare. Ho provato sconcerto quando ho fatto una ricerca online ed è emerso che sulle testate giornalistiche tedesche il nome di Eraclea è abbinato alla parole mafia. In questo modo si distrugge l’identità di Eraclea e dei suoi cittadini, che non c’entrano nulla con l’inchiesta».

«Sia chiaro – ha sottolineato Zanchin - non voglio negare nulla, sono però indignata dal fatto che qualcuno voglia mettere un bollino mafioso sul nostro Comune prima ancora di chi da vent’anni sta affrontando la vicenda a livello legale, visto che nessun tribunale ha sentenziato che Eraclea è un paese di mafiosi. Non vogliamo che delle persone facciano la campagna elettorale sulle nostre spalle o cerchino visibilità sfruttando un momento tragico che Eraclea sta vivendo dal febbraio 2019». La stessa sindaca ha poi rivendicato la scelta, anche personale, di aver scelto la legalità «come scelta di vita, ma senza andare in piazza, semmai avvisando la Procura e le forze dell’ordine».
 

LE REAZIONI
Durissima la reazione delle opposizioni. «Abbiamo visioni diverse – ha risposto la capogruppo di opposizione, Morena Causin –, ma soprattutto credo che la sindaca rappresenti tutto il paese, sia quando accende l’albero di Natale sia quando ci sono delle manifestazioni. Non ci sono strumentalizzazioni o processi in piazza, si vuole solo difendere la legalità. Eraclea è uscita con una certa immagine e io avrei voluto vedere la sindaca in prima fila alla manifestazione, se ciò fosse accaduto ogni discussione si sarebbe zittita. Al contrario, trovo grave la sua assenza». E anche il consigliere Giovanni Burato si è detto fortemente amareggiato.
 

Ultimo aggiornamento: 08:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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