​Coronavirus, spiagge veneziane. Svolta al Lido, limite di 5 persone in capanna

Sabato 18 Aprile 2020 di Raffaella Vittadello
Coronavirus, spiagge veneziane. Svolta al Lido, limite di 5 persone in capanna
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LIDO DI VENEZIA - Capanne alternate e con non più di 5 persone, misurazione della temperatura a chi entra in spiaggia ed ombrelloni espressamente vietati sul bagnasciuga, che dovranno rispettare una certa distanza. È questa l'idea del sindaco Luigi Brugnaro per l'estate al Lido Ombrelloni espressamente vietati sul bagnasciuga, che dovranno rispettare una certa distanza. In più, i lettini potranno avere una recinzione attorno, sicuramente non il box in plexigas che ha fatto inorridire gli amanti della tintarella e che è stato bocciato all'istante, mentre gli asciugamani si potranno stendere sulla sabbia a due metri l'uno dall'altro, a meno che non si tratti di appartenenti allo stesso nucleo familiare. E poi gli accessi alla spiaggia dovranno essere separati, uno per entrare, previo rigoroso controllo della temperatura, e uno per uscire.

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LE INDICAZIONI
Il sindaco prova dunque a stilare delle indicazioni di massima da inserire nelle ordinanze che dovranno regolamentare l'accesso agli stabilimenti balneari, previsto per tra poco più di due settimane per la Venezia Spiagge, in un territorio completamente diverso da tutte le altre località balneari. Ma un'ordinanza vera e propria è ancora lontana, potrà recepire le proposte degli operatori e dipenderà soprattutto dall'evoluzione dell'epidemia e dalle linee guida del Governo che verranno rese note a breve.

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LE CAPANNE
E per le capanne, tema che sta particolarmente a cuore ai residenti, come si farà? Il sindaco, come detto, ipotizza un massimo di 4/5 persone per volta, in capanne alterne o opportunamente distanziate.

Un tuffo nel passato, come quando nelle strutture della ex gestione Ciga venivano distribuite 8 tessere per ciascun cliente che dovevano essere esibite all'ingresso. E nel caso di dubbio perché i sotterfugi per far entrare di nascosto qualche ospite in più erano molto diffusi il bagnino veniva a controllare il numero delle scarpe presenti, abilmente celate in borse e armadietti mentre i proprietari si dileguavano in riva al mare.

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Il problema sarà far coincidere le disponibilità di spesa di persone abituate a suddividere l'importo totale in porzioni molto piccole con le esigenze sanitarie, che non consentiranno la presenza contemporanea di oltre 5 persone. Quindi ci si dovrà organizzare per fasce orarie, per giornate, per ordine alfabetico e quanto la fantasia dei capicapanna metterà in gioco per alternare le compresenze di quote, con l'aggiunta dell'incognita meteo perché ci sarà il fortunato che nel tempo a disposizione avrà le condizioni migliori e chi potrebbe essere colto dal temporale.

E per i gestori ci sarà poi il controllo delle docce particolarmente impegnativo, nel vietare l'interminabile sequenza bagnoschiuma-shampo-balsamo in favore di una sciacquata veloce prima di uscire per evitare le code già infinite quando non c'erano le distanze da rispettare. Dunque difficilmente si vedranno ora sui social gli annunci di ricerca di sconosciuti inquilini per l'intera stagione. Il Consorzio, che sta lavorando per aprire comunque in maggio, ipotizza la dotazione nelle capanne di grandi contenitori di gel igienizzante perché i clienti possano provvedere in proprio alla sanificazione durante gli utilizzi promiscui della giornata, dopo un'operazione di pulizia giornaliera a cura del personale della spiaggia.
 



I GESTORI
Giampietro Novello, direttore del Sorriso, attende ancora prima di iniziare i lavori. «Per ora non ho chiesto soldi degli anticipi ai clienti sostiene ma solo di manifestare il proprio interesse alla conferma.
Del resto non sappiamo neanche se gli anziani potranno uscire di casa, visto che gli ultrasettantenni sono giudicati la categoria più a rischio». Infatti è facile che siano proprio i nonni a portare in spiaggia i nipoti, con l'incarico, quest'anno anche di evitare giochi troppo ravvicinati. Un'impresa. Al Kujaba di Antonio Parrino ed Enrico Busetto proseguono i lavori a ritmo serrato. In attesa di capire come si potrà aprire, ma il 90 per cento dei clienti è pronta a confermare la presenza. Tutto tace, invece, alla Sab. Il centralino delle prenotazioni squilla a vuoto, l'hotel Excelsior è chiuso, i lavori sull'arenile fermi.

Ultimo aggiornamento: 11:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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