Chioggia, riempie di botte il padre 70enne: arrestato figlio-aguzzino. «Voleva una somma in denaro»

Martedì 13 Settembre 2022 di Gianluca Amadori
Chioggia, picchia il padre a casa e in strada: arrestato figlio-aguzzino. «Voleva una somma in denaro»

CHIOGGIA - È accusato di maltrattamenti nei confronti del padre. Un trentenne di Chioggia è stato arrestato sabato dopo essersi recato nell'abitazione del genitore, minacciandolo con l'obiettivo di ottenere da lui il versamento di una somma di denaro, in violazione del divieto di avvicinamento che gli era stato imposto dal giudice per le indagini preliminari di Venezia appena due giorni prima, nell'ambito di un'inchiesta coordinata dalla sostituto procuratore Federica Baccaglini.
Il giovane è finito dietro le sbarre e il pm di turno, Giorgio Gava, ha chiesto per lui l'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere: l'interrogatorio di convalida dell'arresto è previsto per questa mattina, di fronte al giudice Antonio Liguori.

LA VITTIMA

Vittima dei presunti maltrattamenti è un uomo di poco meno di 70 anni, residente a Chioggia, il quale ha denunciato alle forze dell'ordine di essere tormentato dal figlio, sofferente di problemi legati all'abuso di sostanze alcoliche.
Il giovane, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, continua da tempo a tormentare il genitore, rivolgendogli minacce e picchiandolo, non soltanto nella sua abitazione, ma anche inseguendolo per strada.
La segnalazione del padre era arrivata nei giorni scorsi in Procura, sulla scrivania della magistrato di turno per il cosiddetto codice rosso, la corsia privilegiata che il legislatore ha previsto per i reati a fondo sessuale e per tutti quelli che riguardano le violenze commesse in ambito familiare, tra cui maltrattamenti e stalking. La legge 69/2019, entrata in vigore il 9 agosto 2019, impone al pm di ascoltare la persona offesa entro tre giorni dall'iscrizione della notizie di reato e alla polizia giudiziaria di procedere celermente alle indagini necessarie, con l'obiettivo di garantire un intervento il più possibile tempestivo e salvaguardare le vittime.
Il Codice rosso prevede una gradualità nelle misure cautelari applicabili: di conseguenza, di fronte al caso del figlio violento di Chioggia, la Procura aveva chiesto e ottenuto un provvedimento di divieto di avvicinamento, ritenendolo sufficiente a porre fine ai maltrattamenti. Il trentenne, però, non si è fermato, mettendo in atto nuove minacce e atti di violenza. Da qui la richiesta di aggravamento della misura cautelare richiesta dalla pm Baccaglini.
 

Ultimo aggiornamento: 13:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci