Chioggia. La felicità in due metri d'asfalto. Mattia, ragazzino disabile, non riesce a salire con la carrozzina in auto a causa dei bidoni. Poi la svolta

Sabato 13 Gennaio 2024 di Diego Degan
La felicità in due metri d'asfalto. Mattia, ragazzino disabile, non riesce a salire con la carrozzina in auto a causa di bidoni: poi la svolta

CHIOGGIA - La felicità in due metri d'asfalto.

Quelli che adesso ci sono, ma fino a ieri, mancavano, perché Mattia, un ragazzino disabile, con la sua carrozzina, potesse salire sul furgone con cui i suoi genitori lo accompagnano nei luoghi dove viene curato, dove può socializzare e provare le esperienze che la sua patologia, malgrado tutto, gli permette. Necessità basilari, che chiunque vorrebbe come "diritto" ma che a Mattia venivano negate da un'incredibile combinazione di burocrazia, noncuranza e, perfino, dispetti. In via Milano, dove abita con la famiglia, il ragazzino ha un posto auto riservato per disabili, dove viene parcheggiato il furgone.

LA VICENDA

Dietro, quattro bidoni e cassonetti di Veritas, ancora dietro ad essi un passaggio pedonale rialzato. Davanti al furgone un passo carrabile. Per consentire a Mattia di salire con la carrozzina, il furgone ha una pedana che scende sul lato posteriore ma, in questa operazione, la pedana si avvicina troppo ai bidoni e lo spazio non basta: servono due metri in più. A lungo i genitori di Mattia sono stati costretti a spostare i bidoni, per poter far salire il figlio, e poi rimetterli a posto, all'uscita e al rientro in casa, e a lungo hanno chiesto al Comune e a Veritas una soluzione, che non arrivava mai. L'ultima volta prima di Natale. Ma niente. Poi prima dell'Epifania con una lettera aperta sui social, firmata dallo stesso Mattia, alla quale il sindaco, Mauro Armelao, ha voluto rispondere in prima persona «Caro Mattia, hai ragione da vendere, ma purtroppo, a volte, l'insensibilità di qualcuno e la burocrazia, per altri versi, non aiutano a risolvere i problemi». Il 20 dicembre scorso il sindaco e i tecnici di Veritas e del Comune, avevano fatto un sopralluogo, individuando una possibile soluzione, soprattutto in merito alla posizione di quei bidoni. «Sappi che avevamo trovato una soluzione, ma a qualcuno non andava bene. Addirittura eravamo pronti per fare la nuova segnaletica e ignoti hanno rubato i segnali stradali, furto che è stato denunciato in commissariato. Ma ti prometto che questa settimana sistemeremo tutto». E così è stato. Alla "scadenza" del periodo annunciato i bidoni sono stati tolti dalla posizione in cui ostacolavano la pedana, lo spazio dietro il posteggio riservato è stato dipinto con strisce gialle diagonali, a indicare il divieto di sosta; un separatore ad arco limita lo spazio dove stanno due cassonetti e la segnaletica verticale è stata messa in modo da non essere nascosta dall'albero. Alla fine il problema è stato risolto e Mattia ha avuto il suo "regalo" che altro non era che il diritto sacrosanto di vivere con la minor fatica possibile.

Ultimo aggiornamento: 11:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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