Scuole e uffici pubblici, stretta sul riscaldamento: il piano di 22 comuni del Veneto orientale

Venerdì 14 Ottobre 2022 di Emanuela Furlan
MEOLO, Il municipio capofila: 22 comuni hanno un piano comune per ridurre i consumi

MEOLO – Obiettivo: tagliare i costi delle bollette salate di luce e gas che arriveranno in municipio. «Ad ora non sono state sufficienti le risorse disposte dal Governo - sostiene Gianluca Falcomer, presidente della Conferenza dei sindaci del Veneto Orientale - Siamo allarmati dalla crisi energetica che colpisce famiglie, imprese ed enti locali e all’unanimità, in via eccezionale e provvisoria, abbiamo deciso azioni comuni per contenere i consumi e ridurre l’impatto del caro energia sul bilancio comunale, al fine di contenere tagli alla spesa ai servizi erogati al cittadino». Il compito di studiare iniziative per il risparmio energetico era stato affidato un mese fa un team operativo di tecnici e amministratori comunali, guidato dal sindaco di Meolo, Daniele Pavan, ingegner elettronico ed esperto del settore. L’altro ieri i suggerimenti per il risparmio energetico, proposti dal gruppo di lavoro in sinergia con categorie e rappresentanze sociali, sono stati discussi e condivisi da tutti i rappresentanti dei 22 Comuni del Sandonatese e del Portogruarese. Gli interventi, contenuti nelle “Linee guida per un significativo risparmio energetico”, prevedono misure straordinarie per contenere i consumi. 
 

IL PIANO
Innanzitutto, per ridurre i costi del gas, viene indicata l’accensione degli impianti di riscaldamento non prima dell’1 novembre e lo spegnimento al massimo entro il 31 marzo. La temperatura all’interno dei locali non dovrà superare i 19 gradi nel periodo invernale mentre l’avvio dei condizionatori d’aria non potrà avvenire prima dell’1 luglio, e comunque non potranno essere abbassati a meno di 27 gradi durante l’estate. Nelle palestre e nei palazzetti dello sport la temperatura in inverno non dovrà essere superiore a 15 gradi, esclusi gli spogliatoi, dove sarà di 19 gradi. I sindaci del Veneto Orientale hanno anche concordato, se possibile, di razionalizzare i giorni di rientro del personale, accorpare gli uffici e spegnere i termosifoni nei locali non utilizzati, oltre a valutare, a seconda dei casi, l’attivazione di smart working per una giornata alla settimana per tutti i dipendenti. Per limitare le spese dell’illuminazione pubblica, gli interventi saranno valutati in base alle tipologie di impianti elettrici, se siano o meno efficienti. In ogni caso i lampioni saranno spenti almeno da mezzanotte e mezza in zone non interessate dal traffico veicolare, salvo non ci siano particolari ragioni di sicurezza. In previsione del prossimo Natale, sono state prese in considerazione anche le luminarie che, per indicazione dei sindaci, verranno allestite in forma sobria, non superiori a quelle dello scorso anno, ed accese, se tecnicamente possibile, dalle 17 alle 0,30, esclusivamente con luci a basso consumo. «Le iniziative puntano ad ottenere un risparmio energetico da subito per le utenze pubbliche, con l’obiettivo anche di sensibilizzare i cittadini a fare attenzione alla spesa energetica, perché non hanno ancora percepito gli aumenti, che nelle loro bollette saranno presenti tra qualche mese - spiega Daniele Pavan, coordinatore del gruppo di lavoro - Abbiamo anche concordato con le scuole affinché ci sia attenzione nei ricambi d’aria nelle aule, in modo che non vi sia uno spreco inutile dell’energia e allo stesso tempo vengano mantenute le condizioni di sicurezza per la diffusione del Covid. Riteniamo che gli interventi previsti siano un obiettivo importante per dare il messaggio forte che, se ci mettiamo tutti assieme per fare un po’ di risparmio, riusciamo a contenere l’emergenza e a ridurre anche i prezzi».
 

Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 20:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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