Padova. Diocesi in crisi per il caro-bollette: chiude la multisala Mpx, parroci al risparmio

Sabato 8 Ottobre 2022 di Nicoletta Cozza
Diocesi in crisi per il caro-bollette: chiude la multisala Mpx, parroci al risparmio

PADOVA - La scure della crisi energetica, con i rincari di gas ed elettricità, si è abbattuta anche sulla Diocesi, e in maniera drastica. Perché, se da un lato a tutte le parrocchie, alle prese con bollette aumentate del 70%, e in certi casi addirittura dell'80%, è stata inviata una nota con l'invito ad accogliere alcuni suggerimenti finalizzati al risparmio, dall'altro la Chiesa padovana a malincuore si è vista costretta a prendere la decisione di chiudere subito l'MPX, che quindi non assolverà più alla funzione di cinema, ma aprirà solamente in occasione di iniziative o attività culturali, come quelle organizzate al suo interno dall'Ateneo.

Una scelta definitiva, che solo nel caso di un improbabile cambio di scenario potrebbe essere rivista. E lo stop alle proiezioni dei film comporterà per alcuni periodi la messa in cassa integrazione dei 5 dipendenti, essendo diminuito il loro impegno che era legato prevalentemente alle aperture inerenti appunto la programmazione cinematografica.


IL CINEMA
Che non sia stata una determinazione presa a cuor leggero quella riguardante la multisala di via Bonporti, lo si evince dalle parole contenute nella nota diffusa ieri dalla Diocesi: «Con tristezza - si legge nel documento - si comunica che da questa settimana la programmazione cinematografica della multisala MPX termina. Una decisione improcrastinabile alla luce della prolungata insostenibilità economica dell'attività cinematografica, da sempre compensata dalla Diocesi, che ora, anche dopo mesi di valutazioni e tentativi di interlocuzione con realtà del privato sociale e istituzioni pubbliche, non è più in grado di sostenere certi costi. Alla già fisiologica diminuzione del pubblico si sono aggiunte negli ultimi due anni la contingenza e le conseguenze della pandemia e i più recenti rincari energetici, con bollette in tre anni sono più che raddoppiate».
«Chiude il cinema - si aggiunge - ma non la struttura dell'MPX, che da anni è diventata una delle sedi delle attività dell'Università, ospitando centinaia di studenti, e valorizzandosi come luogo culturale per alcune manifestazioni, tra cui la rassegna Un filosofo al cinema, il teatro per le scuole, la manifestazione teatrale Arti inferiori, eventi musicali e culturali di vario genere, tanto che in questi mesi nuovi investimenti sono stati fatai per garantire l'adeguamento della struttura alla normativa vigente». Il cinema, suddiviso in tre sale, era sorto nel 2002 in seguito alla ristrutturazione del Teatro Pio X, inaugurato nel 1957 e che aveva funzionato per 40 anni.


LE PARROCCHIE
Anche le parrocchie in questo momento si trovano in situazione di grave difficoltà e disagio per i problemi economici determinati dal caro-bollette per riscaldare o illuminare non solo le chiese, ma anche le canoniche, i patronati e le scuole dell'infanzia gestite dalle suore. Alcuni sacerdoti per risparmiare hanno già deciso che durante i mesi invernali le celebrazioni si terranno nelle cappelline, di dimensioni più ridotte, e quindi meno dispendiose dal punto di vista energetico, con la raccomandazione ai fedeli di indossare la mascherina. Altri stanno provvedendo a sostituire le lampadine vecchie con quelle a led, mentre altrove si sta ancora valutando il da farsi con i consigli pastorali. Con l'obiettivo di mantenere comunque tutte le attività, quindi, in occasione della festa di San Francesco d'Assisi sono state inviate a tutte le sedi parrocchiali alcune indicazioni riguardanti la gestione economica, per affrontare il contesto attuale, come riportato in premessa «alla luce del Vangelo, richiamando a una conversione nell'ottica dell'ecologia integrale sottolineata da papa Francesco nella Laudato Si».


IL DECALOGO
Il documento, firmato dal vicario don Giuliano Zatti (nella foto), propone una serie di suggerimenti a 360 gradi per far fronte ai rincari. Dopo alcune riflessioni di carattere religioso che prendono spunto dall'Enciclica, quindi, c'è un capitolo della missiva dedicato appunto da alcuni accorgimenti che vengono proposti per abbassare i costi delle bollette. Eccone alcuni: usare con parsimonia l'elettricità e i mezzi di riscaldamento, accendendo solo ciò che è necessario e quando non si può farne a meno; usare lampadine a led; razionalizzare i tempi di accensione e ottimizzare eventuali strumenti alternativi; compartimentare i settori, dotando i termosifoni di elettrovalvole; concentrare i tempi delle riunioni; chiedere contributi adeguati a coprire i costi nel caso di concessione dei locali ai privati; utilizzare gli spazi di dimensioni più contenute quando è possibile, come appunto le cappelline. «Cerchiamo - conclude la nota diocesana - nelle case canoniche, di usare solo gli spazi necessari e, per i presbiteri, di ideare forme concrete di fraternità nella condivisione dei pasti o anche per l'ospitalità durante la notte, e di fare in modo che le migliorie che andiamo ad apportare non siano legate solo all'emergenza, ma rispondano a una logica di lungo periodo».

Ultimo aggiornamento: 9 Ottobre, 11:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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