Botte e insulti all’arbitro, calciatore under 19 del Treporti squalificato per 4 anni, società stangata

Giustizia sportiva pesante: fuori altri 3 giocatori della stessa squadra juniores per 5 e 7 mesi e per una giornata. Club multato, sconfitta a tavolino e quattro punti di penalizzazione in campionato

Giovedì 4 Maggio 2023 di Giuseppe Babbo
SQUALIFICATI Quattro giocatori fuori per 4 anni, 5 e 7 mesi, una giornata

TREPORTI - Quattro anni di squalifica a un calciatore della formazione Juniores del Treporti per aver provocato una lesione personale all’arbitro attestata dal referto del pronto soccorso. Ma anche altri due giocatori squalificati per 5 e 7 mesi e uno per una sola giornata. E ancora, 400 euro di multa alla società treportina per il comportamento tenuto dai propri tifosi, la sconfitta a tavolino per 3-0 e infine 4 punti di penalizzazione. Ancora tensioni e violenza in una partita di calcio giovanile. 
Questa volta la maxi stangata è toccata alla società Calcio Treporti, per un episodio che conferma il difficile momento che si sta vivendo nel calcio dilettantistico e ancor di più nei campi dei campionati giovanili.

Le decisioni del giudice sportivo, l’avvocato Igor Zornetta, fanno infatti riferimento a quanto accaduto domenica scorsa, nel campo del Grassaga, per la gara di Coppa Veneto categoria Under 19. Pesantissime, come detto, le squalifiche e le sanzioni comminate. 


FINALE INCANDESCENTE 
Tutto è accaduto sul finale di gara, una partita che il Treporti, già qualificato alla fase successiva del torneo, stava vincendo. Ma improvvisamente gli animi in mezzo al campo si sono infuocati tanto che all’80’esimo il direttore di gara ha fischiato in anticipo la fine della gara, con un epilogo ancora più caldo avvenuto nei minuti successivi negli spogliatoi. Secondo la ricostruzione del giudice sportivo, basata sul referto dell’arbitro, tutto sarebbe successo quando un calciatore treportino è stato espulso per somma di ammonizioni. Poco dopo la stessa sorte è toccata ad un secondo tesserato per aver insultato l’arbitro. Uguale trattamento, poco dopo, a un terzo giocatore biancorosso che oltre ad aver insultato l’arbitro gli avrebbe anche strappato dalle mani il cartellino rosso, lanciandolo contro il collo dell’arbitro che a quel punto, constatata l’impossibilità di continuare l’incontro, ha terminato la gara. Sempre secondo il referto del giudice sportivo, il resto dei fatti sarebbe avvenuto negli spogliatoi, dove un quarto giocatore del Treporti, espulso anche lui per somma di ammonizioni, avrebbe prima offeso e colpito con la mano aperta l’arbitro, un 22enne veneziano considerato tra i più promettenti del Veneziano, mandandolo a sbattere contro un muro, provocandogli dei dolori alla spalla destra con successivi tre giorni di prognosi come refertato dal pronto soccorso di San Donà. 


I TIFOSI 
Come se non bastasse, a buttare altra benzina sul fuoco ci hanno pensato altri 5 sostenitori del Treporti che a fine partita avrebbero superato le transenne della zona spogliatoi per inveire contro l’arbitro. Grande, per non dire grandissima, ieri sera, l’amarezza per la società treportina, i cui vertici erano stati informati domenica di quanto accaduto e che ieri hanno provato a ricostruire i fatti, annunciando tra l’altro la volontà di non presentare alcun ricorso. «Quanto accaduto è ingiustificabile – dice Paolo Salvalaio, vicepresidente della società – non ci sono parole per spiegare cosa sia accaduto e soprattutto cosa sia passato per la mente dei ragazzi. Quando un calciatore tocca l’arbitro ha sempre torto, non c’è altro da aggiungere. Non faremo ricorso, pagheremo la multa e chi dovrà scontare la squalifica farà altrettanto. Nelle prossime ore ci ritroveremo per analizzare al nostro interno quanto successo. Dispiace molto, fino a quel momento non c’era stato alcun problema, la gara poi non aveva nemmeno particolare senso. Forse non siamo stati bravi a capire che i ragazzi erano nervosi, ma siamo arrivati alla partita in 13, eravamo contati». Ad essere lanciato è anche un messaggio a difesa della società. «Abbiamo 200 ragazzini nel settore giovanile – conclude il vicepresidente – per noi l’educazione viene prima di tutto, come l’aggregazione sociale. Abbiamo avuto in campionato bello, tutto è filato liscio. In questo caso ci sono delle persone che hanno sbagliato, siamo mortificati, ma non si attacchi l’intera società, non lo merita».

Ultimo aggiornamento: 08:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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