VENEZIA - «Un nuovo capitolo, sono pronto!». Queste poche parole, postate su Instagram assieme alla foto del momento della firma del contratto, sono bastate a Christian Lund Gytkjaer per fare incetta di “like” nel suo primo giorno da arancioneroverde.
Rispettando in pieno le 24-48 “chieste” dal ds Filippo Antonelli per formalizzare il tutto, il Venezia ha ufficializzato ieri l’accordo biennale con il 33enne attaccante danese, innesto di indubbio spessore tecnico e sul piano dell’esperienza in un ruolo chiave. Il passo successivo sarebbe riuscire davvero a trattenere il bomber finlandese Joel Pohjanpalo, per formare una coppia nordica potenzialmente letale in Serie B, ma questa è tutta un’altra partita che Antonelli sta giocando pazientemente col procuratore Dirk Hebel.
AFFARE
Doppio quello del Venezia, perché Gytkjaer scende dalla Serie A e ha già alle spalle due campionati cadetti, ma soprattutto arriva da svincolato a parametro zero, con conseguente possibilità per il club di accontentarlo a dovere sul piano dell’ingaggio.
Una verve realizzativa un po’ raffreddatasi in Italia (26 gol in 86 partite) dove però si è fatto apprezzare come generoso uomo squadra e spogliatoio, non senza firmare momento clou come la promozione via-playoff del Monza in A e il successivo storico 1-0 rifilato alla Juventus.
«Sono orgoglioso di poter rappresentare una città unica e con tanta storia come Venezia – il saluto del vichingo prima di aggregarsi ai compagni, tra i quali il suo connazionale Andersen, in ritiro a Falcade (domani ore 17 a Moena l’amichevole col Genoa) – Conosco la Serie B, è un campionato difficile e necessita di tanto duro lavoro ma sono pronto e carico». Dopo gli inizi in Danimarca con Lyngby, Nordsjaelland e Boldklub, Gytkjaer si è affermato in Norvegia tra Sandnes Ulf, Haugesund e il più noto Rosenborg, nelle cui file ha realizzato un “triplete” scudetto-coppa nazionale-capocannoniere nel 2016 segnando 23 volte in 39 gare. Nell’estate 2017, dopo sei mesi in B tedesca nel decaduto Monaco 1860 (retrocesso in C), ecco il passaggio in Polonia al Lech Poznan (piazzandosi terzo, ottavo e secondo) con riconquista della nazionale e 5 gol realizzati (in 9 gettoni) di cui 3 contro Gibilterra allenata dall’ex tecnico lagunare Julio Ribas. Intanto, mentre l’attaccante parmense Tutino (sondato da Antonelli) è tornato al Cosenza, il Venezia ha rescisso consensualmente con il difensore francese Melvin Remy, classe 2003 ex punto di forza della Primavera.
DA TRASFERTA
Il Venezia ha lanciato ieri la divisa-gara 2023/24 da trasferta, affidandosi ad un “modello” d’eccezione come Arrigo Cipriani, imprenditore tra i simboli cittadini con il suo Harry’s Bar. Al centro della maglia bianca la scritta “Città di Venezia” dorata come il logo del club e della Kappa, mentre i colori arancioverdi risaltano sul colletto e con una fascia orizzontale sul ventre. «Venezia è la città dello stile, una città costruita dai veneziani e per questo piena d’anima – le parole di Cipriani – Chi ha messo le prime pietre sapeva già che non avrebbe mai visto gli edifici finiti, ma le metteva comunque, spinto da un moto dell’anima». Come già le maglie prematch e home, anche la away è acquistabile (100 euro) negli store del Venezia Fc a Rialto e Santi Apostoli a Venezia, oltre che all’M9 di Mestre e sul sito shop.veneziafc.it.