San Marco, cresta sugli ingressi in basilica e 6 arrestati. «A febbraio i sospetti dei primi ammanchi»

Sabato 26 Agosto 2023 di Nicola Munaro
Turisti e fedeli in coda per entrare nella basilica di San marco

VENEZIA - Febbraio 2023. È questo il mese in cui sono venuti a galla i primi ammanchi nell'incrocio di dati tra il numero dei biglietti staccati ai botteghini per la Basilica di San Marco e il Campanile e i guadagni. Non era nemmeno difficile accorgersene dal momento che il sistema di bigliettazione elettronica introdotto dopo il Covid facilita ogni tipo di controllo. Nonostante questo i sei addetti alle biglietterie licenziati per le creste sui ticket (l'articolo a pagina 11 dell'edizione nazionale) hanno continuato a raggirare disabili e loro accompagnatori, bambini, turisti stranieri e gruppi numerosi e poco attenti ai costi e alle esenzioni, nonostante fossero indicati sul sito della Basilica e alle stesse casse.

Troppa la voglia di visitare monumenti noti in tutto il mondo: l'attenzione calava e il gioco - per i bigliettai infedeli - è andato avanti.

SOTTO OSSERVAZIONE
Non appena sono risultati evidenti gli ammanchi - si parla di una cifra vicina ai 100 mila euro - il passo successivo è stato quello di incrociare la contabilità giornaliera con i turni alle casse dei dipendenti. Così sono venuti a galla i nomi dei sospettati, finiti a quel punto sotto la lente d'ingrandimento del Consiglio di Procuratoria. Quello che mancava era la classica prova, ecco perché i sei dipendenti sono stati lasciati lavorare per altri sei mesi, fino a settimana scorsa, quando gli è stato notificato il licenziamento in tronco. Per tutti i mesi i lavoratori sono stati quindi controllati a distanza: a sera si faceva il controllo tra i biglietti emessi e l'incasso durante il loro turno e si è così notato che le discrasie non erano soltanto frutto del caso. Quello che sembra certo è che i sei - seppur potessero conoscere i rispettivi comportamenti - non avevano organizzato un sistema di collaborazione. Al massimo di reciproca omertà

POSSIBILI RISARCIMENTI
Cosa succederà ora? La risposta arriverà con le prime riunioni dei Consigli di Procuratoria nei quali si valuterà se procedere con la denuncia in procura per truffa e appropriazione indebita (al momento nulla è stato fatto) o se invece soprassedere sulla strada del penale e avanzare una richiesta di risarcimento danni.

LE COMITIVE
Dopo disabili (con accompagnatore annesso) e bambini, i più colpiti dai bigliettai infedeli erano i turisti stranieri, che arrivavano alla biglietteria del Campanile e della Basilica poco informati sui costi e sulle esenzioni. Anche con loro era facile alzare il prezzo o far pagare chi invece non avrebbe dovuto versare denaro per l'ingresso. Sono i risvolti dell'indagine interna della Procuratoria a svelare gli obiettivi e i modi attraverso i quali i sei bigliettai riuscivano a raggirare i turisti più deboli e mettersi in tasca soldi che in realtà erano destinati al mantenimento della Basilica e del Campanile. Nel mirino dei sei, anche i gruppi: spesso veniva consegnato un solo biglietto cumulativo mentre venivano stampati biglietti singoli per ogni componente della comitiva: tagliandi poi rivenduti - magari a prezzo maggiorato - che quindi garantivano in alcuni casi un introito doppio per i dipendenti infedeli.

L'AMAREZZA
«Inevitabile». Così la Procuratoria ha bollato la decisione di licenziare i sei dipendenti. Parole alle quali fanno eco il commento del Primo Procuratore, Carlo Alberto Tesserin. È stato, per Tesserin, un «enorme dispiacere» quello con cui «in Consiglio di Procuratoria si è valutato di dover prendere questa decisione, necessaria per quanto dolorosa, a tutela dell'inestimabile patrimonio culturale affidato alla Procuratoria e per rispetto nei confronti di coloro che ogni giorno lavorano e operano correttamente e con alta professionalità al suo interno e in Basilica di San Marco».
Anche perché i soldi sottratti erano soldi destinati alla manutenzione della Basilica e non per arricchire chi gestisce la custodia del patrimonio marciano. E per evitare che accadano fatti simili, è stato deciso un rafforzamento del sistema di bigliettazione elettronica.
 

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