Scandalo Mose, arrestato Milanese
ex consigliere di Giulio Tremonti

Venerdì 4 Luglio 2014
Marco Milanese
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VENEZIA - Marco Milanese, in passato consulente dell'ex ministro Tremonti e già coinvolto in altre vicende giudiziarie, è stato arrestato per corruzione dalla Guardia di Finanza nell'inchiesta sul Mose.

Milanese - secondo fonti della Procura di Venezia - è stato arrestato su provvedimento del gip Alberto Scaramuzza. L'arresto fa riferimento all'ordinanza che lo stesso gip aveva emesso il 4 luglio scorso e che aveva portato, tra carcere e domiciliari, all'arresto di 35 persone per vari reati legati alla realizzazione del Mose, le barriere per difendere Venezia dalle acque alte eccezionali.

La decisione del giudice Scaramuzza è dovuta ai recenti sviluppi dell'inchiesta Mose che hanno fatto emergere «sussistenti motivi di urgenza a provvedere».

La richiesta della Procura veneziana - nell'indagine condotta dai Pm Stefano Buccini, Paola Tonini e Stefano Ancillotto - era stata avanzata al gip il 10 giugno scorso.

Milanese era finito nell'inchiesta Mose per l'accusa di aver ricevuto 500mila euro nel 2010 dal Consorzio Venezia Nuova, guidato dall'allora presidente Giovanni Mazzacurati, per fare in modo che il Cipe snellisse le pratiche per finanziare la continuazione della realizzazione dell'opera.

L'urgenza, sancita dal Gip di Venezia Alberto Scaramuzza, che ha portato all'arresto per corruzione nella vicenda Mose di Marco Milanese, è dettata dalla possibile reiterazione del reato. Nessun pericolo di fuga o occultamento delle prove - si è appreso da fonti accreditate - hanno inciso sul provvedimento, ma il solo fatto che Milanese avrebbe potuto «reiterare il reato ai danni della pubblica amministrazione».

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Ultimo aggiornamento: 5 Luglio, 14:15

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