Panico in calle. Scambiano un 29enne veneziano per un ladro: due turisti lo aggrediscono a calci e pugni in faccia

Lunedì 19 Giugno 2023 di Nicola Munaro
Immagine tratta dal profilo Fb di Francesca Bonollo

VENEZIA - Oltre a essere un fatto di cronaca nera è il termometro della tensione.

Ieri pomeriggio, poco dopo le 17, un veneziano di 29 anni è stato bloccato da due turisti non distante dalla Taverna San Trovaso, in calle Contarini. L’hanno buttato a terra e picchiato con pugni e calci, uno dei quali in faccia: lo accusavano di avergli rubato il portafoglio pochi istanti prima. Una scena che ha bloccato la calle: i due turisti - che hanno anche prelevato dei soldi dal portafoglio del veneziano e gli hanno buttato le chiavi in acqua - si sono fermati soltanto quando sul posto sono arrivati gli agenti della polizia locale e i medici del Suem, entrambi chiamati dai veneziani che hanno assistito al pestaggio. 

FACCE NOTE

Cosa sia successo lo dirà ora un’indagine della polizia locale, ma molti testimoni hanno raccontato agli agenti che mentre i due turisti e il ventinovenne veneziano si incrociavano in calle, a fianco loro stavano camminando due note borseggiatrici, che potrebbero aver colpito approfittando della ressa. Se il ventinovenne fosse parte del gruppo o se invece fosse del tutto estraneo alla vicenda (come ha detto alla polizia) è il perno dell’incartamento della polizia locale. Certo è che il fenomeno dei borseggi, a Venezia, ha esasperato residenti e turisti.

LE CONTROMOSSE

Tanto che chi può, inizia a organizzarsi con le proprie forze. Per proteggere se stessi e i propri clienti durante i tour, le guide turistiche hanno ideato una chat in cui si passano le informazioni sui luoghi che è meglio evitare di passare per evitare brutte sorprese. Ed è possibile che i turisti sudamericani protagonisti del pestaggio di ieri pomeriggio abbiano letto o si siano informati su quella che per Venezia è diventata una piaga per la quale la città d’acqua è tristemente famosa nel mondo.
A complicare le cose per gli agenti, la riforma della Giustizia firmata dall’ex Guardasigilli Marta Cartabia: per ogni fatto, impone alla parte offesa di denunciare il reato affinché sia perseguito e poi obbliga la vittima a presenziare all’udienza. Cosa che non avviene quasi mai liberalizzando, di fatto, il borseggio. Argine al fenomeno sono quindi le iniziative singole: a inizio giugno una borseggiatrice era stata fermata dai passanti poco dopo aver commesso un furto, ma anche in quel caso - oltre al recupero del portafoglio - non era stato possibile fare nulla. 
Ecco allora l’azione di disturbo, portata avanti dai Cittadini non distratti, un’associazione che da trent’anni si occupa proprio di questo. Ogni giorno, davanti alla stazione e negli imbarcaderi Actv c’è qualcuno che grida “Attenzione borseggiatori! Danger pickpockets!”. 
E funziona, perché al semplice avvertimento, le bande di rom che infestano la zona se ne vanno via imprecando. E adesso l’apertura del canale Tik tok, nei quali mostrare i video delle bande di borseggiatrici e anche degli scatolettisti.

(Foto tratta dal profilo Fb di Francesca Bonollo)

Ultimo aggiornamento: 20 Giugno, 10:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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