VENEZIA - Notte folle a Venezia, con una rissa in campo Bella Vienna e una spaccata avvenuta poco distante nella libreria “Polo urban bookshop” (che fa parte del gruppo Lineadacqua con “La casa di Leo”), in Ruga Vecchia San Giovanni.
L'aggressione
L’episodio più grave è accaduto a poca distanza da Rialto. Ad avere la peggio è stato un albanese, A.G. di 22 anni, che è stato preso a bottigliate in testa da un gruppo di tunisini che si trovavano in campo Bella Vienna. La rissa sarebbe scoppiata per alcuni apprezzamenti nei confronti di una ragazza, facendo degenerare la situazione rapidamente.
Allarme spaccio
La zona di Rialto è da qualche mese oggetto di segnalazioni (anche sui social) per il grave problema dello spaccio. Sembra proprio che il fenomeno sia in capo ad alcune bande nordafricane, tunisini e algerini, che una volta “scacciati” da campo Santa Margherita, hanno trovato nell’altro luogo della movida il proprio “sfogo”. Per ora, infatti, nei tre luoghi “caldi” della città, Santa Margherita, Rialto e fondamenta dei Ormesini, la più elevata concentrazione di scambio della droga pare avvenga proprio nell’area di campo Bella Vienna. La preoccupazione tra i (pochi) residenti rimasti nella zona è tanta, al punto che oggi in città la percezione di sicurezza non è più quella di qualche anno fa.
La spaccata
Nelle stesse ore della notte, poco lontano, ignoti hanno preso di mira il negozio di Luca Zentilini, imprenditore che si è alzato ieri mattina con l’amara sorpresa della porta a vetri della sua libreria in frantumi: «Questa notte hanno distrutto la porta di ingresso del negozio. Sicuramente non si è trattato di una bravata, ma di un furto con scasso, con effrazione, perché sono entrati dentro rubando registratore cassa, computer, le merci di maggior valore». Per spaccare la porta i malviventi con ogni probabilità hanno usato un estintore. «I carabinieri che sono intervenuti hanno rinvenuto un piccolo estintore di ferro - conferma il titolare - probabilmente utilizzato per sfondare il vetro». Zentilini ha anche fatto i conti di quanto gli sia costato il tutto: «I danni ammontano a circa 4mila euro tra fondo cassa, danni alla porta, registratore di cassa e computer».
«Sempre dal confronto con le forze dell’ordine - prosegue - è emerso che probabilmente si tratta di qualche drogato in cerca dei soldi per la dose. In città c’è un grandissimo problema con la droga, con lo spaccio, un fenomeno difficile da arginare e che dà l’impressione che la città sia poco presidiata». Ulteriore amarezza è dettata dal fatto che il gruppo “Lineadacqua” abbia subito due spaccate dello stesso tipo in circa un anno: «È il secondo furto con scasso, l’altr’anno è capitato in calle de la Mandola a “La casa di Leo”. Hanno spaccato la serratura, portando via registratore di cassa e computer. Certo che vivere e lavorare in questa città è sempre più difficile, noi ci proviamo, con beni che riqualifichino il commercio, anche per i residenti. Poi, per carità, magari a Bogotà è peggio».
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