​Trafugata da una villa una preziosa
fotografia scattata da Tina Modotti

Lunedì 18 Luglio 2016 di Paola Treppo
Tina Modotti
TARCENTO (Udine) - Il furto risale a qualche settimana fa ma la notizia del trafugamento di una delle foto autentiche della celebre fotografa udinese Tina Modotti si è diffusa solo di recente, facendo parlare non solo il paese da cui è stata rubata ma anche le fondazioni, i circoli e gli Enti che hanno dedicato a questa artista rivoluzionaria mostre, retrospettive, libri e incontri. La foto era stata acquistata da una famiglia che vive a Tarcento, che la custodiva gelosamente, per affetto, per amore per l’arte e anche per il valore commerciale dello scatto. Sul mercato nero di "settore", infatti, ha un valore tra i 40 e in 50 mila euro. Ma può essere venduta illecitamente anche a un prezzo più alto, se i ladri riescono a “piazzare” lo scatto, del tutto inedito, sul mercato dei veri intenditori.

La foto è stata rubata durante un breve periodo di assenza da casa della famiglia che ne deteneva la proprietà. È chiaramente un furto su commissione. La Modotti è stata attrice di teatro e di cinema, artista di avanguardia, ma anche protagonista dei grandi movimenti politici e sociali della prima metà del Novecento. Sono molte le lenti attraverso cui è possibile guardare la vita di un personaggio poliedrico e straordinario come lei. Il Comune di Udine e il Comitato Tina Modotti le hanno dedicato un evento lo scorso anno, “Tina Modotti: la nuova rosa. Arte, storia e nuova umanità”, una retrospettiva allestita a Casa Cavazzini. 

Erano stati esposti allora, nel 2016, nuovi documenti e materiali fotograficiinediti provenienti dal lascito della sorella Jolanda Modotti. Si tratta di fotografie originali di Tina e dei suoi familiari in riferimento al contesto udinese, al soggiorno e alla cerchia delle amicizie negli Stati Uniti e nel Messico degli anni ’20, oltre a carteggi tra Jolanda, Vittorio Vidali e Silvia Thompson. Esposta, inoltre, nella sua interezza, per la prima volta in Italia e in Europa, la nuova documentazione fotografica sulle Scuole libere di agricoltura di cui l’Istituto Nacional de Antropologia e Historia di Città del Messico è entrato recentemente in possesso grazie alla donazione di Savitri Sawhney, figlia dell’esule indiano Pandurang Khankhoje. La documentazione contiene una serie di 18 fotografie, scattate da Tina Modotti, rimaste in gran parte sconosciute fino a tempi molto recenti.
Ultimo aggiornamento: 19 Luglio, 11:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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