Rotta balcanica, in sei mesi 3.900 profughi: «Situazione al collasso»

Domenica 20 Giugno 2021
Aumentano i profughi in arrivo lungo la Rotta balcanica
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UDINE - Nuovi rintracci di migranti al confine italo-sloveno. E si rinfocola la polemica, tutta di matrice politica, sul binomio profughi-focolai, cavallo di battaglia della Lega respinto con forza dal Pd. Da registrare anche il braccio di ferro del M5S con il Carroccio. Resta comunque il peso dei numeri: secondo i dati del commissario di governo Valerio Valenti, «in totale in sei mesi ne abbiamo rintracciati oltre 3.900».

I PREFETTI
L’ultima infornata di rintracci parla di 74 persone (l’altra settimana un’altra ottantina, come ricordato anche dal segretario triestino del Siulp Fabrizio Maniago), di cui, come precisa il prefetto di Trieste Valenti, «28 sono minori stranieri non accompagnati».

Per tutti «tamponi in ingresso e al termine della quarantena». Trovare una sistemazione per tutti, non è stato facile ma «alla fine dobbiamo trovare la quadra e la troveremo». Il nodo maggiore riguarda i ragazzini, che in Fvg sono già moltissimi: 720, secondo l’ultima elaborazione Openpolis su dati del Mlps aggiornati al 31 marzo scorso, che vedono il Fvg come seconda regione (con l’11,5%) dopo la Sicilia per numero di under 18 stranieri non accompagnati. Come da prassi in queste situazioni, è scattata la rete fra Prefetture. Fin da subito, infatti, il prefetto di Udine Massimo Marchesiello, aveva detto che si stava valutando se alcuni di questi migranti avrebbero raggiunto la nostra provincia «se necessario». E la disponibilità è stata assicurata. In serata dalla Prefettura di Trieste è giunta la conferma che si era deciso di trasferire in provincia di Udine «19 migranti, tutti maggiorenni, tutti negativi» al tampone, che probabilmente andranno alla Cavarzerani.

LA LEGA
Sul tema è intervenuto il leader della Lega Matteo Salvini, che ha dichiarato che «a Trieste sono stati intercettati 160 immigrati in arrivo dalla rotta balcanica, entrati a piedi nel nostro Paese dopo essere partiti da Bangladesh e Pakistan. Quanti Stati hanno attraversato? L’Italia non può essere il campo profughi d’Europa. Siamo sicuri che il presidente Draghi saprà intervenire». Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini. L’altra settimana erano stati rintracciati un’ottantina di migranti. A rilanciare l’allarme è stato ieri l’assessore regionale Pierpaolo Roberti, secondo cui l’ultimo rintraccio «è la riprova di una situazione insostenibile: dopo sacrifici inenarrabili della popolazione del Fvg per raggiungere la zona bianca, questi arrivi rischiano di accendere nuovi focolai. Il ministro dell’Interno riattivi le pattuglie italoslovene e i respingimenti: ognuno si assuma le proprie responsabilità. Basta proclami che non hanno seguito». E l’europarlamentare Dreosto (Lega) giudica «inammissibile il rischio nuovi focolai a causa di migranti»

LA MINORANZA
«Salvini ha abbracciato la fake news del giorno sul numero dei rintracci, per tornare a spaventare i cittadini. Anche noi abbiamo fiducia in Draghi e nel suo Governo, dove c’è Lamorgese che sa fare il suo mestiere», dichiara la senatrice Tatjana Rojc (Pd) replicando a Salvini che aveva parlato di 160 migranti «poi rivelatisi essere meno della metà, 74». Diego Moretti (Pd) parla di «strumentale vespaio» su migranti&contagi. La deputata del M5S Sabrina De Carlo attacca il Carroccio su un altro fronte: «Anche sulla questione delle riammissioni informali i grandi proclami e le rivendicazioni da parte della Lega si sono rivelati infondati. Le riammissioni Italia-Slovenia, infatti, non sono state ancora riattivate». Lei parla di «un’intensa e strumentale pressione mediatica, sulle operazioni tra Fvg e Slovenia, decisamente sproporzionata rispetto alle stesse riammissioni attuate nelle fasce confinarie tra Italia e Austria, Francia o Svizzera dove non si sono mai arrestate: solo in riferimento a quest’ultima da inizio gennaio ad oggi sono state fatte già 1230 riammissioni, poco meno di quante effettuate nell’anno 2020 dalla nostra Regione nei confronti della vicina Slovenia, dove invece dai primi mesi del 2021 sono state sospese».
 

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