UDINE - Otto rientri in servizio su 21 distacchi sindacali attivi ora in tutto il Comparto unico, cioè 15mila lavoratori tra dipendenti di Regione ed enti locali. È l'effetto che produrrà in Friuli Venezia Giulia il decreto legge del Governo che riduce del 50% i distacchi e i permessi sindacali. Il punto lo si è fatto ieri in un incontro tra Regione e sindacati. Sebbene le parti interpretino in maniera opposta il decreto (i sindacati sostengono che non ha efficacia sulle Regioni speciali, la Regione invece afferma il contrario), ieri è stata espressa la comune volontà di trovare un accordo su «come applicare tale decreto in regione, a partire dal taglio del 50%», ha sintetizzato Mafalda Ferletti della Cgil, per la quale i numeri confermano «l'inutilità di un provvedimento populista e punitivo». I «tempi» dei tagli saranno oggetto di un prossimo incontro (l'11 settembre) e in tale occasione sarà valutata anche la proposta della Regione per un unico accordo in materia, in luogo dei due vigenti. I distacchi resteranno 13, 4 Cgil, 3 Cisl, 2 Cisal, 1 per ciascuno per Ugl e Uil. Il provvedimento non intacca la proporzione della rappresentanza sindacale.
Ultimo aggiornamento: 12:03
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