Protesta degli studenti per gli alloggi ad Udine. Scende in campo l'Università: «Tanta solidarietà»

Sabato 27 Maggio 2023 di Camilla De Mori
Protesta degli studenti per gli alloggi ad Udine. Scende in campo l'Università

UDINE - Regione e Comune «si rimpallano» l’avvio di quel tavolo per dare risposte al bisogno di alloggi pubblici chiesto dagli universitari accampati per protesta fuori dalla casa dello studente di Udine? A prendere in mano il “boccino” (giusto per restare nel solco della metafora sportiva cavalcata dall’Udu) potrebbe essere l’Università friulana. Alla domanda del cronista, il rettore Roberto Pinton, che ieri, con il prorettore vicario Andrea Cafarelli, è passato a fare visita ai ragazzi e alle ragazze che manifestavano in viale Ungheria, non si è sottratto. I ragazzi chiedono un tavolo e Regione e Comune si rimpallano: non potreste farlo voi? «Stiamo pensando di farlo», ha risposto Pinton. Agli universitari mobilitati già da giovedì con tende e slogan fuori dalla casa dello studente, chiusa dal 2017, Pinton ha espresso sostegno. «È giusto chiedere chiarimenti su viale Ungheria e più in generale sulla progettualità per il futuro», fa sapere il rettore. Proprio Pinton, peraltro, diversi mesi fa, aveva sconsigliato alla Regione la soluzione di Casa Burghart perseguita dalla giunta Fedriga per dare una risposta ai ragazzi rimasti senza alloggio. Questo perché, agli universitari, quella scelta non piaceva. L’Udu ha chiarito bene, infatti, che serve un’alternativa «pubblica» e soprattutto «in centro», per dare una vera risposta alle esigenze di chi studia in città. Sull’idea, balenata anche a Palazzo D’Aronco, di portare in viale Ungheria gli uffici comunali (ammesso che la Regione dia mai il via libera), Pinton non si sbilancia e parla di «dialoghi fra Comune e Regione. A noi interessa la questione universitaria».
Ambra Canciani, coordinatrice dell’Udu Udine (che ieri sera ha anche promosso un momento di aggregazione con musica «per far rivivere questa via»), assieme alle colleghe Francesca Corte e Martina Gubertini, ha apprezzato «la solidarietà ricevuta da rettore e prorettore. Siamo molto contenti: abbiamo chiesto che ci diano una mano per arrivare al famoso tavolo e ci hanno dato una disponibilità che apprezziamo molto.

Andremo anche all’incontro con il sindaco Alberto Felice De Toni lunedì». Inedito “fuori programma” in serata proprio con il primo cittadino ed ex rettore, che i ragazzi avevano invitato ad andare al presidio come, giovedì, hanno fatto i suoi assessori Alessandro Venanzi e Federico Pirone. «Un collega che stava andando verso il centro ha visto che stava arrivando, perché evidentemente parcheggia qui dietro. Volevo andargli incontro ma lo ho perso di vista. Poi, faccio per attraversare la strada e vedo che passa con l’auto - racconta Ambra -. Lo saluto, mi saluta. Ed è passato con l’auto davanti alle tende senza fermarsi». Come spiega il suo staff, il primo cittadino, che ha l’agenda strapiena e che parcheggia proprio in quella zona, stava andando a un appuntamento all’Università della Terza età, ma tiene molto all’incontro con i ragazzi, tanto da aver fissato un confronto prima possibile. 


LA BARISTA
Ragazzi e ragazze dell’Udu hanno potuto contare anche sulla solidarietà ricevuta «dagli studenti, ma anche da tutta la cittadinanza: soprattutto esercenti e abitanti della via. Qualcuno ci ha anche chiesto se poteva portarci qualcosa da mangiare», racconta Ambra. Proprio vicino all’ex casa dello studente c’è anche il Bar Caffè Tina, che la titolare omonima gestisce da sei anni. «L’ho preso quando la struttura studentesca era già chiusa, ma si aspettava che riaprisse dopo i lavori. Poi c’è stato il Covid. Mi sono detta: «Faccio uno sforzo per due anni, poi tornano i ragazzi e riprendo il lavoro con loro». Speravo che la casa dello studente riaprisse, perché un po’ di caffè servono per aiutare l’attività. Ma non è successo: la struttura non riaprirà come ci si aspettava. Adesso sono stanca. A giugno penso di chiudere tutto. Non c’è nessuna prospettiva. Io non ce la faccio più. Le spese sono troppe».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci