Maxi rissa al locale Laghetto Alcione, il questore lo chiude per 15 giorni

La zuffa del 30 ottobre aveva richiesto l'intervento delle forze dell'ordine. Quello di oggi è il terzo stop

Mercoledì 16 Novembre 2022
Maxi rissa al locale Laghetto Alcione questore dispone chiusura

UDINE - Resterà chiuso per quindici giorni il locale Laghetto Alcione di Udine. Così è stato disposto dal Questore Alfredo D'Agostino dopo la maxi rissa dello scorso 30 ottobre, che ha visto coinvolte decine di persone.

Il provvedimento è stato notificato oggi con l'apposizione dei sigilli all'ingresso. Quella emessa nella giornata odierna è la terza sospensione per il locale, le prime due erano state notificate nel 2017 e nel 2020 per eventi di rilievo anche penale.

A far scattare l'intervento della Volante della Questura di Udine e dei militari dell'Arma dei Carabinieri la notte dello scorso 30 ottobre era stata una zuffa tra gli avventori. Quando le forze dell'ordine sono arrivate sul posto in via dei Prati la lite era finita da poco. L'interno del locale mostrava ancora i segni di quanto accaduto: cocci di bottiglia, vetri rotti, tavoli e sedie ribaltate. Alla presenza degli agenti alcuni clienti, presumibilmente ubriachi, sono risultati non collaborativi.

La dinamica che ha portato alla rissa

Verso le cinque di mattina di quella notte nell’area dei bagni è sorta una baruffa tra due gruppi di giovani, estesa in altre parti del locale, coinvolgendo più persone con scontri fisici, lancio di bottiglie e suppellettili varie. Nessuno ha riportato ferite, tranne un giovane che ha riportato un piccolo taglio al dito di una mano, ma ha rifiutato le cure mediche.

Quella sera c'era un solo buttafuori

È emerso poi che quella sera nel locale c'era un solo addetto alle sicurezza, che ha operato in maniera isolata e, addirittura, non in regola con le norme di impiego, in quanto non iscritto nella apposito elenco prefettizio dei c.d. “buttafuori”, tanto che in proposito sono state elevate dalla Questura di Udine anche le relative sanzioni amministrative, già notificate al gestore ed all’addetto irregolare.

Sicuramente la veemenza degli scontri, con il lancio scriteriato di bottiglie e suppellettili, avrebbe potuto portare a  conseguenze molto gravi per l’incolumità fisica delle persone presenti e, quindi, considerato il ripetersi di gravi fatti, il rischio di nuove risse, la situazioni di pericolo registrata nel locale, l’esigenza che vengano predisposte dal gestore adeguate misure atte a garantirne la sicurezza, si è ritenuto, come sopra indicato, necessario sospenderne l’attività per un predetto periodo ritenuto congruo.

Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 22:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci